1 Football Club, gli interventi di Maifredi, Rinaudo e Pazienza

04/01/2022

12:05

• Tempo di lettura: 5 minuti

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1 Football Club

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live.

Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Gli ospiti di giornata saranno gli ex giocatori Leandro Rinaudo, Michele Pazienza e l’ex allenatore Luigi Maifredi.


Interviene l’ex allenatore della Juventus Luigi Maifredi

Su Juventus-Napoli

“Credo che il Napoli non possa proseguire come ha fatto nelle ultime partite. Ha risentito delle tante assenze. Se Spalletti è riuscito a rimotivare la squadra, dirà la sua. La Juventus, al di là delle recenti vittorie, non mi ha ancora convinto. La Juventus è tagliata fuori dalla corsa scudetto. Troppi punti di distacco dall’Inter. E’ rientrata nella corsa per i primi quattro. Devo dire che era impensabile che la Juve recuperasse punti da squadre come Atalanta e Napoli ma si sa: il calcio non è una scienza esatta”.

Sui problemi della Juventus

“Non è mai una sola persona il problema. Dopo 9 stagioni, ha avuto un ridimensionamento anche a livello mentale. Aver mandato frettolosamente uno dei più forti al mondo, ha contribuito a creare un clima di insicurezza. Allegri era abituato a gestire giocatori top; ora ha preso in mano una squadra da ricostruire e, al momento, non voglio dire che abbia fallito ma sicuramente sta avendo tanti problemi”.

Giocatore dal Napoli che toglierebbe a Spalletti

“Alla Juve servirebbe come il pane Osimhen. La Juventus non ha quel giocatore che prende palla e fa salire gli altri. Morata e Kean non lo fanno. Questa Juventus è lontana parente della prima di Allegri. Se pensiamo che giocava con Pirlo, Pogba, Vidal..”

Chi ha inciso di più in positivo o negativo nella Juventus?

“Allegri ha cercato di cambiare, ma ancora non è abbastanza per dare un’identità”.


Interviene Leandro Rinaudo

Napoli senza Koulibaly, Juve senza Chiellini. Chi perde di più?

“Perdono tanto entrambi. Grandi difensori che spostano gli equilibri. Giorgio uno dei migliori a livello mondiale, Koulibaly ha dimostrato di essere un grande calciatore a livello internazionale. Vedremo una grande partita da parte di due grandi squadre”.

Sarebbe opportuno rinviare visti i contagi?

“Precedenza alla situazione sanitaria. Ci sono tanti problemi, me ne accorgo anche lavorando nel settore giovanile del Palermo. Una sosta aiuterebbe tutti a ragionare con calma e prendere decisioni sagge”.

Le grandi istituzioni del mondo aumentano il numero di partite. Gira tutto attorno ai soldi?

“Disamina concreta e intelligente. E’ un periodo storico negativo ma si sa: il calcio è un business. Le società e i giocatori dovrebbero essere tutelati. La situazione è davvero critica”.

Su Tuanzebe al Napoli. Perchè in Italia non si punta sui giovani?

“C’è tanta qualità ma è un problema culturale. In Italia ci sono tante più pressioni rispetto ad altre parti del mondo, è questo il vero problema. I giovani di qualità ci sono”.

Insigne al Toronto. Come giudichi l’affare?

“Ognuno di noi fa i propri interessi. Lo fa il Napoli e lo fa Insigne. Non voglio essere venale, ma mi rendo conto che l’occasione economica che ha Insigne è importante. Un giocatore pensa anche alla propria famiglia”.


Interviene Michele Pazienza

Se ti paragonassi a un calciatore del Napoli, potrebbe essere Anguissa?

“Sì, per le caratteristiche ma con meno fisicità”.

Quanto ha dato Anguissa al Napoli?

“Non lo conoscevo, mi ha impressionato. Riesce a fare entrambe le fasi con quantità e qualità. Caratterizza molto il prototipo del centrocampista moderno. Nello scacchiere di Spalletti, ormai, è un uomo fondamentale.

Mese di fuoco per la lotta al vertice

“I campionati si decidono a marzo, ma è vero che a marzo devi arrivarci nel miglior modo possibile. Il Napoli può sfruttare gli scontri incrociati delle rivali”.

Ruoli in cui interverresti sul mercato per Napoli e Juve?

“Reparto offensivo sicuramente per il Napoli. Bisogna capire le condizioni di Osimhen. Per quanto riguarda la Juve, credo che i maggiori innesti servirebbero a centrocampo”.

Commento su Fabian Ruiz

“E’ uno di quei centrocampisti che meglio si sposa di fianco ad Anguissa, specie se scegli un centrocampo a due. Ha ottime capacità realizzative, ha dinamismo. E’ un calciatore ideale”.

Anguissa  fa la fortuna di Fabian Ruiz?

“L’uno fa la fortuna dell’altro. E’ una coppia in simbiosi con ottime caratteristiche. Fisicità e capacità realizzative”.

Insigne ultima bandiera del calcio italiano che lascia?

“Un calciatore dell’importanza di Insigne, per una squadra come il Napoli, è sempre chiamato a fare valutazioni molto ampie. Vedremo”.

Commento sulla Fiorentina di Italiano

“Ha iniziato un percorso di crescita importante con un allenatore che esprime un gioco molto bello e propositivo”.

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