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1 Football Club, gli interventi di Fabiano Santacroce e Corrado Orrico

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: Giuseppe Incocciati (ex calciatore Milan e Napoli), Fabiano Santacroce (ex calciatore Napoli) e Corrado Orrico (Ex allenatore Inter).


FABIANO SANTACROCE

Sul suo Napoli
“Era bello quel Napoli, era divertente e che non ti faceva mai capire nulla. Non sapevi mai come potesse finire la partita. Eravamo bravi ad essere sempre pericolosi fino all’ultimo, eravamo imprevedibili. Questo è successo poco quest’anno ma ricordo la partita con la Lazio, quella è stata una grande emozione.”

Sull’addio di Insigne e il Napoli che verrà
“Dipenderà molto da quel che succederà nel calciomercato, da quello si capiranno le sorti del Napoli che verrà. Sarà sicuramente competitivo, ma non sappiamo fino a che punto. Bisognerà rinnovare l’organico ma spero che l’asse centrale non si perda.  Gli innesti attuali? Con questi sarebbe un Napoli comunque competitivo, ma dubito che saranno solo questi gli acquisti per la prossima stagione. Fabian Ruiz sembra arrivato alla fine del suo percorso a Napoli, e se parte un centrocampista del genere devi sostituirlo al meglio. Loro devono capire come muoversi anche in in attacco.”

Sulla partenza dal basso
“Nel calcio moderno è diventato un valore aggiunto, ma molto spesso sarebbe utile tornare alla vecchia spazzata. La volontà di costruire è diventata eccessiva in certi momenti. I portieri che sanno giocare la palla ti danno la possibilità di stare alti e danno grandi vantaggi da un punto di vista tattico, ma devono anche saper parare ed essere bravi tra i pali, in primis.”

Sulle contestazioni
“Io ho vissuto una contestazione grossa, precisamente dopo una sconfitta contro la Roma in un momento in cui stavamo andando male. Non è semplice, assolutamente, bisogna avere carattere e il gruppo deve essere forte.”

Su Osimhen
“Lui fa dei movimenti tutti suoi che danno grandi problemi alle difese avversarie. Parliamo di un calciatore che ama molto attaccare la profondità e non è uno di quelli a cui il Napoli, da un punto di vista tattico, è abituato. Secondo me la sua presenza ha parzialmente rovinato il calcio del Napoli, ma il suo apporto è stato indiscutibile. Lo scorso anno hanno segnato di più i centrocampisti rispetto a quest’anno, e questo è dovuto alla presenza di Osimhen.”

Sul modus operandi della società sul mercato
“Il Napoli lavora da sempre in maniera forte sui giovani. L’affare Lozano è stato fatto in previsione di una crescita, e loro continueranno a lavorare in questo modo, ma sarà difficile comunque ambire a ciò i tifosi sognano con questo tipo di visione.”


CORRADO ORRICO

Il Milan potrebbe perdere lo scudetto?
“Non credo. Non può e non sarebbe giusto. Il calcio è piano di stravaganze, ma credo che il Milan meriti di vincere questo scudetto.”

Su Pioli e la dirigenza milanista
“Pioli ha grandi meriti, ma ne hanno anche Maldini e Massara. Massara ne ha segnalati tanti, è vero, ma anche Paolo Maldini ha avuto una visione pazzesca Hanno preso dei giocatori di valore assoluto, e sono stati in grado di sopperire agli addii di grandi giocatori, prendone altri di egual livello. Giocatori come Theo, Leao, Kalulu, sono dei ragazzi di grandissimo valore, la dirigenza è stata perfetta. Solo il centravanti non hanno beccato.”

Su Inzaghi
“Inzaghi è un ragazzo per bene e lo stimiamo, ma come allenatore non è capace di prender il frustino. Alla Lazio quel compito lo aveva Tare. Quindi in quel senso, andando a sostituire Conte, il crollo comunque c’è stato. Se vedi l’Inter di Gennaio/Febbraio, dove hanno fatto pochi punti, è perché li le cose sono andate male e lui non è stato in grado di reagire.”

Sulla stagione dell’Inter
“No ovviamente non sarebbe fallimento. Se poi vuoi essere puntiglioso, qui in Italia ciò che conta è lo scudetto, o al massimo la Champions League, quindi…”

Sulle lacune del Napoli da un punto di vista dirigenziale
“Il Napoli ha un presidente “dittatorio” , e quindi c’è poco da fare. O si fa quel che dice il presidente, oppure non si fa nulla. Lui è bravo a organizzare squadre che arrivano a ridosso dello scudetto, ma il titolo non lo vince mai. Lui ha manie di protagonismo e non accetta diverse idee diverse dalla sua. Indubbiamente ha grandi meriti, ma ha delle idee medievali. Insigne? Lorenzo ha fatto un ottimo europeo, e in Serie A è stato uno dei tanti, quindi il suo comportamento non è stato dei più brillanti, e tutto questo ha portato ad una richiesta d’adeguamento d’ingaggio che ha cozzato con gli interessi del presidente. La cosa incoerente sono i festeggiamenti che ne sono conseguiti da questa situazione. Spero che De Laurentiis possa trovare qualcuno da stimare in futuro, perchè questo potrebbe migliorare tante cose in futuro. Spalletti è uno di quelli che potrebbe far innamorare De Laurentiis, ma ha avuto un mese di crollo che poi ha portato a questa situazione, ma magari in futuro vinceranno.”

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Published by
Francesco Lionetti