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1 Football Club: gli interventi di Luiso, Sacco, Carboni e Maccarone

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico.


PASQUALE LUISO

Sulla stagione del Torino

“A me piace tanto, piace anche Juric, che è un allenatore esigente. Alla fine ha fatto un ottimo lavoro, anche se altalenante. ha messo assieme giocatori magari anche non adatti al suo modulo. Chiedeva certezze da parte della società e giocatori, ma alla fine, dopo molti allenatori che sono passati, ha fatto fare un campionato più tranquillo al Torino. Juric lo stimo, è uno che fa giocare bene le sue squadre. Ci ha messo un po’ di tempo con questi giocatori, ma è normale. Probabilmente il vero Torino lo vedremo nella prossima stagione. Se il club prenderà giocatori adatti vedremo un grande Torino. Darei un 6,5 a Juric per il suo lavoro svolto”.

Sullo spareggio tra Cagliari e Piacenza del 1997

“In quel famoso spareggio siamo arrivati in pullman dall’albergo al San paolo, ed era stupendo per me giocare questa partita. Scendiamo col pullman sotto al tunnel e sentiamo un boato… Poi vediamo la Curva A stracolma si Cagliaritani, infine ci siamo girati verso la curva ospiti e vediamo 1800 piacentini”.

Il livello della Serie A è calato?

“Quando parlo con amici è bello tornare indietro e sentire anche le cifre di quanto guadagnano e pensare i vari Maldini, Nesta e Cannavaro quanto guadagnerebbero. Noi ora stiamo ancora cercando un attaccante in Italia alla Bobo Vieri. Immobile è un grande bomber, ma magari serve uno più adatto al modulo dell’allenatore”.

Dove vedi bene Immobile nel futuro?

“Da milanista lo vedi bene al Milan. C’è bisogno di un attaccante a Milano. Io mi rivedo un po’ tra Immobile e Belotti. Il ‘Gallo’ quando stacca di testa non è male”.

Il futuro della Sampdoria

“La Samp deve stare attenta. Ha un calendario da brividi, non è semplice. Se la Salernitana batte la Fiorentina potrebbe diventare pericolosa la situazione salvezza. Se la Salernitana batte anche il Venezia nel recupero… La Sampdoria ha fatto quasi meglio con D’Aversa che con Giampaolo a livello di numeri”. 

Come vedi il processo di maturazione di Osimhen a Napoli?

“Non è pronto. Non è un top player. Deve lavorare ancora, ha colpi importanti e non molla mai, ma se vogliamo parlare di Manchester City, Liverpool ecc… non è pronto. Gli consiglierei di fare un altro anno a Napoli e maturare”. 


ALESSANDRO SACCO

Il punto sul calcio femminile

“Dopo due settimane di sosta, dopo la vittoria storica della Nazionale femminile con la Svizzera si torna. Questo prossimo fine settimana ci sono sfide interessanti: da Lazio-Juventus. La Lazio deve evitare la retrocessione. Poi c’è Fiorentina-Roma. Alla Roma servono punti per la matematica secondo posto. Poi c’è Sassuolo-Napoli, e infine il Pomigliano che giocherà contro il Milan. Ci sono tanti spunti questo weekend, anche per la zona retrocessione. Il Pomigliano ci è vicino ed il Napoli può avvicinarsi alla zona salvezza”.

Sulla salvezza del Pomigliano e del Napoli

“Per la prima vedo un 75 all’80%. Il Pomigliano col punto sulla Lazio ha guadagnato sulle dirette concorrenti, e soprattutto alla penultima ha in casa la Fiorentina e poi il derby con Napoli. Per il Napoli invece vedo un 35/40% di possibilità”.


AMEDEO CARBONI

Sull’attività edile di Amedeo Carboni

“Il Wanda Metropolitano ‘è nostro’, come altri stadi in Spagna, tutti questi sono dell’impresa edile che gestiamo. Inoltre abbiamo in progetto la ristrutturazione dell’Azteca in Messico”. 

Su Atletico Madrid-Manchester City

“Il City ce l’ha messa fino alla fine, ed alla fine la qualità dei giocatori fa la differenza. Per mantenere la palla con una squadra come l’Atletico… ci vogliono giocatori bravi”.

Come vedi la questione dello Stadio a Milano?

“Se calcoli che San Siro è l’unico riconosciuto dalla Uefa a livello internazionale, è un peccato fare altri due stadi. Gli stadi si cerca di farli sempre più centrali possibili. Se vogliamo che lavorino 7 giorni su 7 serve farli vicini al centro. Io non sono per fare due stadi, ma per rimodernare. Rimodernandolo verrebbe un bellissimo stadio. Ancora oggi, pur essendo vecchio, è l’unico ancora riconosciuto dalla Uefa a livelli internazionale. Dopo a San Siro cosa ci si fa se si fanno altri stadi? L’accordo è con il Comune, che comanda. Se una delle due società vuole spendere 200/300 milioni di euro per ristrutturare San Siro, ben venga! L’altro si farà il proprio stadio”.

Sulla corsa Scudetto: Napoli fuori dalla lotta?

“Mancano ancora cinque partite. Secondo me non è ancora deciso niente. Chi è davanti, ovviamente, ha più percentuale di vincere. Secondo me il Napoli è ancora lì, anche se avrà sforzo maggiore da fare. Non sarà facile, ma è ancora lì. Deve ritrovare i giocatori importanti che ha, soprattutto in attacco. Rimane in lizza per lo Scudetto però”.

Le motivazioni dell’Empoli contro il Napoli

“Nessun giocatore scende in campo per perdere, a nessuno piace. Ci sono situazioni, come questa, con l’Empoli che è già salvo, in cui se perdi non ti arrabbi troppo. Il Napoli però deve puntare al massimo, non può lasciare punti. Sarà un vantaggio affrontare una squadra già salva come l’Empoli”.

Sulla Roma in Conference League

“C’è entusiasmo di tornare ad essere importanti. Tutti abbiamo voglia di calcio, e la Roma vuole tornare in Europa. In campionato quasi sicuramente potrà tornare in Europa League, ma ora è l’unica rimasta in Europa in questa stagione. L’entusiasmo dei romani è forte come quello dei napoletani”.

Mourinho pensa a vincere anche questo trofeo?

“Sicuramente. Sarebbe bello”.

Come mai il Var continua a sbagliare?

“Secondo me al Var ci deve essere un ex giocatore o allenatore. Perché sono gli unici che hanno vissuto quotidianamente le situazioni di gioco. I calciatori sono considerati dei deficienti solo perché hanno i soldi, ma non è così. Anche se ci sono delle regole possono intervenire. Sarebbe come escludere da un discorso di agraria un contadino che ha lavorato per anni sui campi solo perché non ha una laurea”.


MASSIMO MACCARONE

Su Empoli-Napoli

“Mi aspetto una gara complicata. Il Napoli deve tenere le speranze alte per lo Scudetto, mentre l’Empoli, che ha fatto un girone di ritorno non bellissimo, è tanto che non fa risultato, avrà voglia di riscatto. Giocare in casa sarà un vantaggio”.

Su Pinamonti: cosa manca per diventare da Nazionale?

“Quest’anno ha fatto un ottimo campionato, Ultimamente sta segnando meno, ma è frutto dei mancati risultati della squadra. Penso che abbia dimostrato che può far bene e che sta bene in Serie A. Ora sta a lui crescere e migliorare. Il prossimo anno sarà quello della conferma. Le potenzialità le ha tutte, dipenderà anche dalle sue scelte del prossimo anno”.

Sarebbe servito Pinamonti per gli spareggi ai Mondiali?

“Non si può sapere. Con le sue caratteristiche magari sì, come magari no. In quella rosa c’era già Scamacca, che per questioni fisiche non ha giocato. Scamacca lo vedo simile per caratteristiche a Pinamonti”.

Su Scamacca

“Aveva già fatto bene a Genova e si è riconfermato a Sassuolo”.

Quanto è calato il livello della Serie A?

“Basta vedere gli attaccanti italiani delle prime sei squadre. C’è solo Immobile che gioca. Questo dato ci deve fare riflettere, forse dovremo dare più importanza ai giovani italiani per giocare nelle grandi squadre. Quando arrivai io in Inghilterra nel 2002 c’erano già tredici campi da calcio per allenarsi. In Italia mancano le strutture. In Olanda per esempio una società di media classifica ha un impianto importante per far crescere i giovani. Inoltre guardano di più i loro giovani e li valorizzano”.

Rifaresti la scelta di andare a giocare in Inghilterra?

“Sì, è stata un’esperienza importante. Non mi piace guardare il passato, e non bisogna pentirsi. Se andavi all’estero uscivi dai radar della Nazionale perché era meno seguito il calcio estero. Si vedeva poco dalla tv”.

La Sampdoria si salva?

“Spero. Sono molto legato a Giampaolo, farò il tifo per loro”.

Sei mai stato vicino al Napoli?

“Ci sono stati due interessamenti, ma nulla di concreto. Se non erro prima che arrivasse Cavani, molti anni fa, quando io ero al Siena”

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Redazione