1 Football Club: le dichiarazioni di Giacchetta, Galetti, D’Agostino

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Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico.


SIMONE GIACCHETTA

Complimenti per la cavalcata in Serie A. A Napoli tutti si chiedono cosa succederà con Gianluca Gaetano

“Ancora non ci siamo trovati a fare un punto. Per quello che riguarda il rapporto che c’è tra noi, è un rapporto di grande affetto e professionalità. Il ragazzo è di proprietà del Napoli e tornerà lì a fine stagione. Da parte nostra, ovviamente, ci sarebbe la volontà di proseguire e abbiamo grande stima nei suoi confronti ma, il suo sogno, è quello di vestire la maglia del Napoli. Quando è arrivato era un ragazzo di belle speranze, ora è più maturo: è un padre di famiglia. Vedremo cosa accadrà”.

Da calciatore hai giocato nel Napoli di Maradona

“Sì, io ho avuto questo grande privilegio di vestire la maglia del Calcio Napoli. Su Maradona.. beh, parliamo del miglior giocatore della storia. Ho avuto la fortuna di sognare all’esordio in Serie A contro l’Atalanta: 1-0 al 92′. Ancora, per Napoli, mi identificano come ‘Giacchetta, quello che aveva segnato all’esordio’ e la cosa mi riempie di soddisfazione”.

C’è la possibilità che Gaetano faccia altra esperienza in una piazza tranquilla come Cremona in Serie A?

“Oggi tutti i ragazzi hanno sogni e ambizioni. Secondo me è corretto che il ragazzo rientri serenamente a Napoli. Dopodiché è giusto che ci sia un confronto con la sua società e, qualora non ci fossero le basi per rimanere, la Cremonese lo riaccoglierebbe a braccia aperte. Tanti ragazzi della squadra non erano molto considerati prima. Ora, compreso Gianluca, sono ragazzi apprezzati”.

Hai lavorato a lungo nella Reggina di Foti. Quanto sono importanti il dialogo e il confronto in un club, specialmente con i giovani?

Io ho fatto un’esperienza bellissima con la Reggina e il presidente Foti. Si creò una sinergia unica, abbiamo creato squadre che sono rimaste per tanto tempo in Serie A. Bisogna saper dialogare con i giovani ma è sbagliato fare paragoni col passato perchè, oggi, i ragazzi non sono gli stessi che c’erano 20 anni fa. Hanno bisogno di maggiore supporto e grande dialogo”.

Sull’esperienza all’Albinoleffe e sul futuro di Fagioli e Carnesecchi

L’esperienza con l’Albinoleffe è stata importante e ringrazio il club per l’opportunità. L’Albinoleffe è una grande società: l’unica di Lega Pro che ha uno stadio di proprietà. Fagioli e Carnesecchi sono giocatori di grande prospettiva, il secondo probabilmente ha più esperienza anche in certi palcoscenici e credo avrà una carriera a livelli importanti. Nicolò (Fagioli, ndr) è in possesso di un talento sopra la media e gli auguro il meglio perché è un ragazzo sorridente e di grande serietà”.

Belotti va in scadenza con il Torino. Credi che possa cogliere l’ultima vera occasione per un salto in una big?

“Queste sono situazioni che, personalmente, non conosco ed è difficile dare un giudizio concreto. Io vedo che, nonostante il ragazzo sia in scadenza, viene considerato un beniamino allo stadio. Vedremo se sceglierà una strada importante o rimarrà lì consacrandosi definitivamente come uomo simbolo del Torino”.

Avete già fissato gli obiettivi per il futuro?

“Bisogna assumersi anche delle responsabilità e porsi degli obiettivi in relazione alle possibilità della società. Ora ci incontreremo e valuteremo il da farsi”.


RUDY GALETTI

Si è parlato di Hlozek al Napoli però pare ci siano anche club della Premier League. Sarebbe complicato poi acquistarlo da un club inglese in futuro

“Sì, soprattutto in questi ultimi periodi, se un giovane va in un campionato così importante bisognerebbe poi attendere che diventi un ‘esubero’. E’ stato accostato al Napoli ma siamo ancora in una fase esplorativa, non si può parlare di trattativa. Le squadre dovranno muoversi prima quest’estate visto che il campionato inizierà prima per via della pausa Mondiale, pertanto, devono muoversi prima anche sul calciomercato e, molte strategie, saranno svelate prima”.

Osimhen-Premier League: quante possibilità ci sono?

“C’è questa tentazione della Premier anche se, al momento, non ci sono le condizioni concrete per parlare di contatti avviati o trattativa. Parliamo di rumors su quelle cifre. Ad oggi è più probabile che resti a Napoli anche se, ovviamente, è molto cercato dalla squadre top però non c’è ancora niente di concreto. Le squadre principalmente interessate sono Manchester United, Arsenal e Newcastle”.

Come vedresti Osimhen al Real o al Psg, in base a chi non riuscirà ad avere Mbappé?

“E’ suggestivo, può dare molto ad una squadra di grande qualità. Nonostante il grande sforzo, anche politico, per trattenere il giocatore a Parigi, credo che Mbappé andrà al Real Madrid. I blancos hanno assecondato tutte le sue richieste e appare improbabile un clamoroso passo indietro.  A Parigi dovranno cambiare molto. La gestione dei portieri è stata dannosa per i portieri in primis. Probabilmente uscirà Di Maria, Icardi non ha convinto. Sarebbe sicuramente un giocatore che calzerebbe perfettamente”.

Darwin Nunez è uno dei gioielli più ambiti. Dove finira?

Ha mercato. Andrà sicuramente via in estate, ed è una delle poche certezze del mercato. Lascerà il Benfica che ha già fissato un prezzo: siamo sugli 80 milioni. Si sta muovendo il Manchester United per cercare di anticipare la concorrenza. E’ un ottimo profilo, credo che valga il prezzo richiesto; a volte abbiam visto anche cifre più alte per giocatori rivelatisi meno incisivi rispetto a Nunez che segna molto. La vedo difficile che possa inserirsi un’italiana. Ad oggi la squadra è in pole position è il Manchester United”.

Due domande: quanto c’è di vero nella suggestione Icardi-Fiorentina e un commento sui malumori in casa Juventus dopo la stagione senza titoli

“Parto dalla Juve. Da quando è andato via Marotta, secondo me, ha iniziato a sbagliare svariate scelte di mercato sia a livello di giocatori che staff tecnico. Per qualche anno ha vissuto di rendita poi, la squadra, è calata ed è arrivata alla stagione attuale senza trofei. Non ripartire da Allegri, sarebbe una sconfitta per Agnelli. Vedo difficile fare scelte alternative, sia per l’ingaggio sia per il fatto che la Juve farebbe l’ennesimo passo indietro degli ultimi anni. Io stimo Allegri ma quest’anno sicuramente ha sbagliato; la Juventus deve mettere a posto il centrocampo. Su Icardi alla Fiorentina, beh… può essere un’idea però è dura soprattutto per le richieste d’ingaggio. Vedremo”.

Perisic e Koulibaly militeranno ancora in Serie A l’anno prossimo?

“Credo di sì. Forse Perisic strapperà qualche centinaia di migliaia di euro in più d’ingaggio con quelle dichiarazioni post Juve; Koulibaly non lo vedo proprio lontano da Napoli”.


GAETANO D’AGOSTINO

E’ terminato il tuo campionato?

“Già da due mesetti abbondanti, meno male (ride, ndr). Mi riposo e mi godo la famiglia, mi sto caricando per la prossima e non farò gli stessi sbagli, sperando che qualcuno mi chiami perché nel calcio è facile dimenticare. Dopo Lecco, ho scelto la Vibonese più per non rimanere fermo e rimettermi in gioco ma, dopo questa batosta, dovrò rivedere molto e valutare un nuovo progetto quando sarà il momento, sperando di trovare una realtà che ci creda e che abbia la voglia di investire in un progetto, con le dovute scelte, infrastrutture ecc.”

Sempre più fondi esteri nel calcio italiano. Credi che spariranno i ‘mecenati’ come De Laurentiis e Lotito?

“Una percentuale alta viene dai fondi e, soprattutto, dall’estero. Una volta sballata totalmente la valutazione di un calciatore, bisogna avere grandi fondi per gestire una società. Le proprietà attuali fanno fatica e, secondo me, non è giusto. Bisognerebbe mettere dei tetti salariali perché non c’è più una via di mezzo”.

In Italia è sempre più difficile difendere il lavoro dell’allenatore. Come valuti l’operato di Spalletti al Napoli?

“Diciamo che in Italia, finché non si toglie la parte ‘umorale’, gli allenatori non verranno mai protetti. L’allenatore lavora quotidianamente ed è quello che va giudicato. Su Spalletti, che dire, se si è trovato a 5/6 giornate dalla fine a lottare per lo scudetto e ha ottenuto l’obiettivo della Champions League, non credo abbia bisogno di essere difeso. Il suo operato è stato ottimo. Io speravo nel Napoli campione, un po’ per amore, un po’ per ‘rivalsa del Sud’. Al Napoli serve una punta al livello del titolare; il Milan ha Ibrahimovic e Giroud, anche l’Inter ha coppie importanti e infatti sono prima e seconda”.

La Roma si giocherà la Conference League, un bell’appuntamento per il calcio italiano

“Ho sentito giornalisti e radio dire che la Conference non sia una coppa prestigiosa. Dobbiamo cambiare mentalità in Italia; all’estero è sempre importante giocare per un trofeo, specialmente se europeo. Qui in Italia senti dire che la Conference è una ‘coppetta’, dobbiamo cambiare ma lo diciamo da 20 anni…”

Come vedi il progetto della Fiorentina di Commisso?

“Non credo farà investimenti stratosferici. Alla Fiorentina c’è un progetto serio con un allenatore serio; raggiungere l’Europa League sarebbe già un grande traguardo, c’è un ottimo presidente che secondo me scriverà una pagina importante”.