1 Football Club, gli interventi di Di Michele, D’Agostino ed Esposito

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Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live.

Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: David Di Michele, ex calciatore, tra le altre, di Torino, Salernitana e Udinese, Gaetano D’Agostino, allenatore ed ex calciatore di Udinese, Roma e Fiorentina e Massimiliano Esposito, ex calciatore di Napoli e Verona.

DAVID DI MICHELE

Se c’è ancora chance per i granata di salvarsi

“Sì, hanno due partite in meno. Se cominciano ad incanalare qualche vittoria, sicuramente possono dire la loro. La quartultima è a 25 punti, con le due partite di recupero arriverebbero a 22 e poi diventerebbe dura per le altre, perché vanno piano”.

Sulla stagione dell’Udinese

“Non è un’annata da Udinese, ci aveva abituato ad un’altra classifica ed altri risultati. Con l’avvento di Cioffi è cambiata la mentalità e l’entusiasmo, inizialmente non se lo aspettavano neanche loro. Sarà un’altra partita rispetto all’andata, per il Napoli”.

Sulle possibilità dello Scudetto del Napoli

“E’ sempre dentro, come anche Inter e Juventus che sta facendo una rincorsa incredibile. Il Milan si è ripreso, il pareggio con l’Udinese l’aveva fatta rallentare. Tutte sono dentro, per la prima che sbaglia è un problema perché dietro vanno forte. Il Napoli dopo la sconfitta con il Milan ha vinto a Verona, una formazione difficile da affrontare. Tutte e 4 possono vincere lo Scudetto”.

Quali insidie ci sono per il Napoli contro l’Udinese

“L’Udinese può fare una partita importantissima come una deludente. Ultimamente sta facendo prestazioni importanti con giocatori che possono cambiare la partita come Deulofeu o Beto. C’è anche Udogie, è una squadra che si sta rivelando importante anche a livello qualitativo. Hanno ricompattato il gruppo, facendo delle prestazioni che pensavano di fare molto prima ma non è stato così. Il Napoli deve metterci qualcosa in più rispetto alle partite precedenti”.

Su Deulofeu e Beto

“Beto può essere simile a Osimhen soltanto a livello di stazza fisica, ma in velocità Osimhen lo supera. Sta facendo fatica a livello di gol, così come Deulofeu che dovrebbe giocare più di squadra e non singolarmente: così potrebbe dire la propria anche in un top club, ma si intestardisce troppo con la palla e quindi ha problemi sotto porta”.

Sulla Premier League e la possibilità di trasferimento di Osimhen

“Devi adattarti alla sua  velocità ed è anche un campionato molto fisico. Se non lo sei, fai molto fatica, anche se tatticamente non sono maniacali come noi. Lo vorrebbero tutti Osimhen, potrebbe giocare ovunque, si vede che ha fame e si mette in discussione, si mette a disposizione della squadra e sta cambiando anche a livello di mentalità. Si vede la mano di Spalletti perché lo sta migliorando in tutto e per tutto”.

Sul VAR e come risolvere i problemi dopo Torino-Inter

“Il Torino ha fatto una grandissima partita, potevano vincere ma è arrivato il pareggio al 94′. C’è sempre l’incognita VAR e gli è stata tolta la vittoria perché c’era un grandissimo rigore. Non gli è stato dato, poi si innescano delle situazioni che vanno nella confusione più totale. Ci sono delle azioni così semplici da valutare che vengono complicate, ora sta andando a discapito di alcune squadre e a favore di altre”.

Sulla sua esperienza al West Ham

“Potevo fare molto meglio al West Ham come valore realizzativo, segnai 4 gol e 15 assist. Li feci fare, quindi va a compensare la situazione: è stata una esperienza bellissima, se l’avessi fatta prima sarebbe stato meglio”.

Sullo striscione dei veronesi contro il Napoli

“Incommentabile, se nel 2022 stiamo ancora così… E’ una frangia minima della tifoseria veronese, ma con quel gesto dimostra che in Italia c’è ancora ignoranza e c’è da migliorare. L’unione fa la forza, dovremo metterli tutti da parte”.

GAETANO D’AGOSTINO

Sull’esperienza alla Roma

“Mi porto dietro le basi, ero dedicato tecnicamente ma ho avuto degli allenatori che mi hanno fatto crescere come ragazzo e come uomo. E’ stata la formazione più completa in cui ho vissuto quando ero giovane”.

Sulla stagione dei giallorossi con Mourinho

“Mi aspettavo una stagione così con qualche punto in più e qualche prestazione buona rispetto a questa. Quando un allenatore del genere firma per 3 anni o la società vuole vincere subito oppure costruire un progetto con il tecnico. Quando prendi un allenatore di questo spessore ha bisogno di giocatori di livello: la Roma per me è una buonissima squadra, ma non ci sono dei campioni assoluti che ti fanno la differenza. Deve sempre giocare una partita quasi perfetta per cercare di vincere, ma non ho la sensazione che un giocatore che con una giocata possa portarti a casa i tre punti”.

Sulla Lazio ed il progetto di Sarri

“E’ più avanzato il progetto di Sarri, mentre Mourinho ti fa salire di carisma e personalità. Per Sarri invece ci vuole più tempo, ma se i giocatori sposano completamente il tuo progetto allora ti puoi divertire, come sto facendo io nel vederli giocare”.

Sulla sfida del Napoli contro l’Udinese

“I bianconeri stanno facendo un buon campionato, è una squadra molto fisica che sta mettendo chiunque in difficoltà. Ha dei motori importanti e 2/3 giocatori che alzano il livello come Deulofeu e Pereyra. Il Napoli mi ha stupito contro il Verona perché si è saputa adattare al loro gioco, cercando di verticalizzare di più e costringendo Osimhen a fare duelli assidui. Ha cercato di abbassare la percentuale di errore e questo dimostra predisposizione al sacrificio perché snaturarsi non è facile e dimostra maturità e intelligenza”.

Quale è la coppia migliore a centrocampo per Spalletti

“Lobotka-Fabian Ruiz se si vuole fare una partita di palleggio, Lobotka-Anguissa se vuoi fare una partita di sostanza. Per me è imprescindibile il polacco rispetto agli altri al momento.

Se Italiano è il miglior allenatore italiano attualmente

“Sì, ma ci metterei anche Dionisi. Italiano nel costruire una Fiorentina diversa ha portato entusiasmo e gioco diverso a Firenze, al Sassuolo si arrivava già in una squadra costruita con De Zerbi”.

Sulla possibilità di andare a giocare al Napoli in passato

“Nel 2009 potevo arrivare, quando feci 11 gol. Fu un mio errore perché avevo già trovato l’accordo della Juve e c’era anche il Real Madrid. Si inserì il Napoli, ma mi sentii di rifiutare. E’ l’unico rammarico della mia vita, mi sarei divertito tantissimo”.

MASSIMILIANO ESPOSITO

Sulla partita della Lazio contro il Venezia

“Sono partite complicate, perché quando si affrontano due squadre che per un motivo o per un altro lotta per un obiettivo importante, i risultati non sono sempre così scontati od ampi a livello di gol. I valori in campo erano diversi, il Venezia deve salvarsi e darà battaglia fino alla fine per riuscirci. La Lazio è una squadra che è più strutturata e giocatori di valore e qualità, ecco perché il risultato è stato solo di 1-0”.

Sul suo passato al Napoli

“Sono contento di essere venuto a Napoli, per me è una seconda pelle. Non sono stati anni facili, è il mio unico rammarico, ma vestire quella maglia e giocare al San Paolo vivendo determinate emozioni con la tua gente non è da tutti. Sono quindi felicissimo di averle vissute”.

Sulla partita del Napoli contro il Verona

“Mi aspettavo una partita più difficile, però il Napoli ha interpretato nel migliore dei modi la gara. Doveva dare un segnale forte dopo la sconfitta con il Milan e l’ha dato. E’ stata padrona del campo quasi per tutta la gara sfiorando due volte il gol con Fabian Ruiz. E’ stato un Napoli che ha fatto dimenticare in fretta la brutta sconfitta nello scontro diretto con il Milan, quindi ha riaperto quella parentesi di sogno Scudetto che forse in tanti avevano chiuso”.

Sulla rivalità extracalcistica di alcune tifoserie contro Napoli

“Io credo che sia tutta invidia da una parte (ride, ndr). Posso assicurare che non tutti i veronesi sono così: dovrebbe essere la Lega che dovrebbe intervenire e punire quella frangia di pseudo-tifosi che ha avuto questa idea disastrosa dello striscione. Mi meraviglia che abbiano lasciato passare questo striscione senza dire niente, per me è la Lega che deve intervenire perché non può passare inosservato questo messaggio. La politica c’entra ben poco, ci può essere ma fino ad un certo punto. Non fino al punto di scrivere striscioni di questo genere. Faccio fatica a rispondere perché diamo indirettamente voce a gente che non lo merita: giusto parlarne perché sono episodi da condannare, ma non più di tanto”.

Se il Napoli ha un problema negli esterni d’attacco

“Potrei essere d’accordo in parte, ma avendo giocato per tanti anni in quel ruolo ti posso garantire che quando inizi a fare bene le due fasi, dopo non è semplice arrivare davanti con lucidità da fare il passaggio o il tiro giusto. E’ ovvio che se ci arrivi lucido allora è tutto facile, ma non lo è fare su e giù e poi trovare le giocate di qualità. Se sei in salute sia fisica che mentale allora ti risulta tutto più facile, ma in un campionato non lo è. Per esempio Insigne quando lo faceva anni fa era più semplice, ora le due fasi iniziano a farsi sentire, quindi o ne fai bene una o l’altra”.

Su Mertens e la sua fase di carriera

“Non è più il Mertens giovane che era arrivato a Napoli, ma non è neanche finito. Può tornare utile in alcune frangenti della partenza, ma meglio averlo in gruppo che non averlo secondo me nel corso del campionato”.