1 Football Club, gli interventi di Damiani, Di Fusco, Santoro e Calemme

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Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live.

Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi:


Interviene Oscar Damiani

Su Napoli-Barcellona

“Partita difficile, inutile negarlo. Giocare in casa può aiutare, ma può essere anche un’arma a doppio taglio perché il Napoli attaccherà e si esporrà. Gli azzurri stanno attraversando un buon momento; i soliti infortuni ma anche dei recuperi importanti. Sarà una partita equilibrata. Il Barcellona non è quello che conoscevamo anni fa, ma resta una grandissima squadra”.

Quanto può essere importante puntare all’Europa League per il Napoli?

“Le tante partite non aiutano, anche se hai una squadra completa come ce l’ha il Napoli. E’ giusto chiaramente non tralasciare nulla e provare ad andare avanti. Vedremo come andrà a finire”.

Tanti infortuni. Può essere colpa del metodo d’allenamento?

“Dal punto di vista fisico, il calcio è uno sport ‘traumatico’. Secondo me, il motivo è solamente questo. Il riposo è importante ma, giocando così tanto, è normale che aumentino gli infortuni per tutti”.

Non tutte le squadre sembrano soffrirne allo stesso modo, ad esempio l’Inter

“Hanno avuto un calo fisico, non tramite gli infortuni ma dal punto di vista della condizione. Anche loro evidentemente hanno perso qualcosa. Con tutti questi impegni non riesci ad allenarti davvero”.

Lotta scudetto

“Sarà una bella lotta: hanno tutte le loro chances. Il Milan è primo ma ha avuto dei cali: a Salerno non è riuscita a vincere e non riesce ad essere lucido ed incisivo come ad inizio stagione. Se la giocheranno tutte e tre fino alla fine”.


Interviene Dario Santoro

Su Napoli-Barcellona

“Sfida aperta, nessuna delle due può e vuole perdere la gara. Il cambio della regola del ‘gol in trasferta’ non dà il vantaggio del gol segnato al Camp Nou. Il Napoli dovrà comunque vincere e provare a fare la partita”.

Ipotesi di formazione ed eventuali assenti

“Vedremo come arriva la squadra. Chiaramente queste defezioni creano altre difficoltà al Napoli”.

Che partita ti aspetti?

“Mi aspetto un colpo dal Napoli. Il Barcellona non vorrà uscire di scena, quindi mi aspetto una partita bellissima”.

La chiave tattica per vincere

“Secondo me prevarrà la squadra che riuscirà a pressare quanto più tempo possibile, riuscendo a fermare le incursioni avversarie. Lo stesso Spalletti ha fatto capire che partita sarà: il Napoli deve impostare dal vertice basso perché, con i lanci, rischia di esporsi alle ripartenze del Barcellona”.

Sulle tragiche notizie dall’Ucraina di oggi

“Vorrei dire una cosa importante: oggi si giocherà Betis-Zenit San Pietroburgo. Io mi aspetto un segnale forte dalla UEFA: vorrei che la partita venisse cancellata e i tifosi risarciti. Quest’anno si giocherà la finale di Champions a San Pietroburgo. Spero che la UEFA si attivi quanto prima per trovare una sede europea alternativa, risolvendo il contratto con Gazprom e dando un segnale a chi crede ancora nei valori dello sport”.


Interviene Raffaele Di Fusco

Napoli-Barcellona al ‘Maradona’ nel nome di Diego. Una partita speciale

Per noi assume un’importanza ideologica. E’ come se fosse una partita in suo onore. L’allenatore deve fare il contrario di quanto fa di solito, ovvero mantenere gli animi calmi ed essere concentrati perché sarà già una partita dalle tante emozioni”.

Maradona, un uomo sempre dalla parte degli ‘ultimi’. Chi sceglierebbe oggi tra Napoli e Barcellona?

Sceglierebbe sicuramente Napoli. L’hai detto tu, Maradona ha sempre scelto gli ‘ultimi’. Noi abbiamo visto la differenza di Diego al Barcellona e Diego al Napoli. Abbiamo visto scene di calci ecc, perché era anche maltrattato là. A Napoli è stata una simbiosi immediata. Non solo con Napoli ma con tutto il sud. Quei successi erano quelli del sud contro lo strapotere del nord”.

Meret portiere di coppa. Concordi con la scelta?

“Sono scelte dell’allenatore che vanno rispettate. Abbiamo due ottimi portieri. Lo dico da anni: la crescita di Meret è stata rallentata; un portiere di quella tecnica si trova ancora a dover essere un’alternativa. Io ho sempre detto che l’alternanza tra portieri, in una competizione, non serve alla crescita di nessuno. Già sceglierlo come portiere di coppa è un approccio migliore”.

Sensazioni sul futuro di Meret

So quello che sapete voi attraverso la stampa. Meret dovrebbe essere il portiere titolare dell’anno prossimo. Chiaramente molto passerà dal futuro di Ospina che, presumibilmente, andrà via. A quel punto bisognerà trovare un portiere che lo aiuterà, piuttosto che metterlo in competizione anche se, poi, la competizione c’è sempre”.

Napoli in lotta scudetto ed Europa League. Quale delle due competizioni può essere maggiormente alla portata del Napoli?

Sono due competizioni difficilissime. L’Europa League è lunga è difficile. Paradossalmente può essere quasi più semplice vincere la Champions League (ride, ndr). Il campionato è molto combattuto. Difficile dire quale competizione possa essere più vicina a noi, ce la giocheremo e vedremo”.


Interviene Mirko Calemme

Aria di derby per la sfida di stasera?

“Aria di derby sarebbe più una sfida con il Real Madrid o l’Atletico. Speriamo vada diversamente da quella sfida del 2017 dove uscimmo ingiustamente, stavolta siamo partiti con una prestazione già molto buona al Camp Nou”.

Ipotesi di formazione?

Scelte abbastanza obbligate. Non mi aspetto grandi differenze né dal Napoli né dal Barcellona. Entrambe han fatto vedere che vogliono andare avanti per quanto stiano lottando in campionato”.

Partita importante per Insigne prima dell’addio

“Sì, è una partita importante per Insigne. L’occasione per vincere il primo grande trofeo dal post-Maradona. Lorenzo arriva alla gara in buone condizioni da quel che mi risulta, si è riposato e sta bene. Molti si dimenticano ma, spesso in queste notti, Insigne ha saputo offrire grandi prestazioni. Il Barcellona è in crescita ma dietro scricchiola e, obbligatoriamente, dovrà scoprirsi. Insigne è stato criticato al Camp Nou ma praticamente ha giocato da terzino. Stasera ha un’ottima chance e, certamente, dovrà spingere di più”.

Sulle scelte di Spalletti in Cagliari-Napoli

“Da come ha parlato Spalletti, è evidente che si vuole vincere ogni partita. Qualche giocatore magari non ha voluto rischiare, invece di giocare sul ‘fastidio’. Certo, Fabian e Osimhen in panchina sono state scelte che hanno lasciato perplessità ma poi, ovviamente, bisogna pensare che magari, se avessero giocato, si sarebbero potuti infortunare e sarebbe stato peggio”.

Visto lo scenario tra Ucraina e Russia, ti aspetti un cambio sede per la finale di Champions League?

“Non credo ci possano essere scenari differenti, visto quello che sta accadendo. E’ impensabile giocare la finale di Champions League a San Pietroburgo, così come disputare match UEFA in Russia o in Ucraina”.

Napoli, più possibilità in campionato o in Europa League?

“Per me Spalletti non fa scelte, e secondo me va bene. Quando il Napoli ha provato a dare importanza ad una competizione, rispetto ad un’altra, poi è rimasto con il cerino in mano. E’ vero che ci sono degli infortuni ma, in una ventina di giorni, dovrebbero recuperare tutti e a quel punto si può competere ovunque. Cerchiamo di giocarcela a viso aperto”.

Il Real guarda in casa Napoli. Voci su Osimhen e Fabian Ruiz?

Onestamente non mi risulta. Mbappé non ha firmato, ma poco ci manca. Vedremo su Fabian Ruiz: le voci dalla Spagna, ad un certo punto, lo hanno sicuramente influenzato. Non è un mistero che piaccia al Real Madrid, così come al Barcellona. Lui non ha mai nascosto di voler tornare a giocare in Spagna. Al momento non vi sono incontri pianificati per il rinnovo, vedremo”.