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1 Football Club, gli interventi di Maniero e Pavarese

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live.

Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi:

FILIPPO MANIERO

Sulla gestione della governance del calcio sul Covid

“Sono temi delicati, ma penso che tutto diventa difficile per gli allenatori ed i giocatori. Quando ti capitano delle situazioni dove programmi gli allenamenti e poi diventano assenti perché positivi. Nei panni di un allenatore è difficilissimo gestire questa cosa, perché quando si giocano le partite la gente si dimentica che per 10-15 giorni hai fatto a meno di tanti giocatori. I risultati cambiano anche in base a chi tu fai giocare: in una squadra di grandi campioni come la Serie A se ti mancano questi giocatori vai in difficoltà”.

Sulla possibilità di un campionato falsato

“Non credo, ma i veri valori non sono mai usciti al 100%. Dall’Inter primo alla Salernitana ultima. E’ un mio pensiero personale”.

Su Vlahovic alla Juventus

“Il sostituto Cabral è semi-sconosciuto, dipenderà da lui. Vlahovic ha dimostrato tutto il suo valore, dal vivo mi sono reso conto che è veramente una forza della natura. Oltre ad essere bravo tecnicamente è devastante anche fisicamente. Ho visto i difensori contro di lui e sapeva tenere palla e proteggerla. La Juventus ha fatto un grandissimo colpo, non so la Fiorentina fino a che punto è riuscita a rimpiazzarlo”.

Sul confronto tra Vlahovic e Osimhen

“Mi piacciono entrambi, Osimhen ha dimostrato il proprio valore. Entrambi hanno caratteristiche diverse ma fanno la differenza per la propria squadra. Mezza palla che hanno la buttano dentro, sono il classico attaccante che ogni squadra vorrebbe. Per i gol Vlahovic, ma in assoluto entrambi”.

Sulla cessione di Gosens all’Inter

“Non so perché l’abbiano ceduto ora, sembra la situazione di Gomez l’anno scorso. Non so entrando nel merito delle strategie della società quali siano le loro idee, ma al di fuori sembra strano. Non è stato ceduto all’estero ma contro una squadra che è una diretta concorrente. Suona strano, ma il mercato degli ultimi anni non va valutato come ai miei tempi. Ora ci sono tanti giocatori che vanno a scadenza di contratto che o firmava o stava in panchina tutto l’anno. Ora gioca ed ha la fascia di capitano fino a fine campionato. E’ successo con Insigne quest’anno, lo scorso con Donnarumma. Lo dico a favore delle società, ma quando giocavo io succedevano raramente queste cose”.

Sul mercato del Milan in attacco

“Non è un errore puntare su Ibra e Giroud, ma bisogna essere onesti e sinceri nel capire ad inizio anno se possono essere calciatori che ti danno il 100% tutta la stagione oppure no. Se stanno bene fanno la differenza, se poi l’età conta e ti trovi in questa situazione è una cosa che la società ha messo in preventivo ad inizio stagione”.

LUIGI PAVARESE

Sulla possibilità di tornare in un club da direttore sportivo

“Ho commesso non pochi errori negli ultimi anni per amore e la voglia smisurata di lavorare. Ho valutato male le persone e gli errori si pagano, ecco perché sono fermo. Spero che qualcuno si ricordi di me per dimostrare il mio valore”.

Sulla possibilità di cessione del Napoli da parte di De Laurentiis

“La mia sensazione è che si sta cercando di creare troppa zizzania, problemi che non esistono nel Napoli. In un momento del campionato molto delicato ed importante. Queste voci credo vadano solo a nuocere la tranquillità dell’ambiente: non ci facciamo distrarre da queste notizie tirate fuori ad arte. Il Napoli deve credere di prendere parte alla corsa finale, perché ha tutte le caratteristiche per farlo. Non lo scopriamo adesso, ma lo ha dimostrato quando aveva trovato una certa compattezza non solo di squadra ma mentale nella prima fase del campionato. Avevamo detto che non era una fuga il +7, come non lo è quella dell’Inter ora. A Venezia dobbiamo fare nostra la partita, il Milan deve fare per forza risultato nel derby e spero quindi che la distanza si accorci”. 

Sulle partite perse dal Napoli contro Spezia ed Empoli

“La gara con l’Inter con l’infortunio di Anguissa, Fabian Ruiz ed Osimhen è stata maledetta. Con l’Atalanta ci sta che perdi, ma sono tutte partite dove hai avuto l’occasione di pareggiare. Con Empoli e Spezia abbiamo perso due partite per 1-0 in casa senza mai subire un tiro in porta. Probabilmente non abbiamo creato quanto siamo abituati, ma è una squadra che ha giocato ed era viva”.

Sull’acquisto di Vlahovic della Juventus e l’investimento economico

“Parlo solo dell’aspetto tecnico, perché non voglio addentrarmi in ragionamenti che possono essere fraintesi e smentiti. Se hanno fatto un’operazione del genere sono certi di quanto la casa madre metta a disposizione e quindi ovviare a tutte le incombenze. Dal punto di vista tecnico l’arrivo di Vlahovic sposta nettamente a loro favore l’ago della bilancia per la qualificazione alla prossima Champions. La corsa è più sul Milan che l’Atalanta, sarà un bel vedere per il terzo e quarto posto”.

Sulle possibilità del Napoli dello Scudetto

“Ho cominciato a sognarlo dalla gara di Salerno. Poi vedremo”.

 

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Published by
Andrea Tommassini