50 sfumature d’azzurro: il primo atto si chiude in salsa partenopea

Napoli's Nigerian forward Victor Osimhen challenges Salernitana's Italian defender Matteo Lovato (R) during the Italian Serie A football match between Salernitana and Napoli on January 21, 2023 at the Arigis stadium in Salerno. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP) (Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Il Napoli, con il 2-0 di ieri all’Arechi di Salerno, chiude il girone d’andata di Serie A con 50 punti, frutto di 16 vittorie, 2 pari (con Fiorentina e Lecce alla terza e quarta giornata) e un ko (a San Siro, contro l’Inter). Una marea di gol segnati (46 e dunque miglior attacco del campionato), appena 14 i gol subiti, dove solo la Juve (12) ha fatto meglio.

50 sfumature d’azzurro: il primo atto si chiude in salsa partenopea

Calma, certo. Siamo appena alla fine del primo atto. Ma ormai è inutile nascondersi, perché quelli azzurri sono numeri pazzeschi: solo l’Inter (nel 2006/07) e la Juventus (nel 2005/06, 2013/14 e 2018/19) in passato erano riuscite a chiudere il girone d’andata ad almeno 50 punti, e in tutte e quattro le occasioni a fine stagione festeggiarono il titolo.

50 punti su 57 disponibili, il margine sulle avversarie è considerevole e il gruppo Spalletti non mostra segni di stanchezza. Anzi, ha fatto vedere di sapersi rialzare a ogni minimo passo falso: dopo le luci flosce di San Siro con l’Inter è arrivato il successo sulla Sampdoria e il pokerissimo sulla Juventus; dopo la beffarda eliminazione dalla Coppa Italia, il trionfo nel derby campano con la Salernitana. Il Napoli impressiona per sicurezza, compattezza e pericolosità, Osimhen (questo Osimhen), è una vera sentenza. Domenica a Fuorigrotta arriva la Roma di José Mourinho, poi il calendario sarà in discesa fino all’andata degli ottavi di Champions League: Spezia, Cremonese e Sassuolo, almeno sulla carta, sembrano le tappe ideali di avvicinamento alla sfida con i tedeschi dell’Eintracht Francoforte del 21 febbraio, dove la squadra misurerà anche le sue ambizioni europee. La parte più calda della stagione deve ancora cominciare, ma sognare, ormai da qualche mese a dir la verità, non è più vietato.