Francesco Farioli, una panchina alla fine si libera | Chiamata improvvisa, accordo trovato

Francesco Farioli, una panchina alla fine si libera | Chiamata improvvisa, accordo trovato

Francesco Farioli all'Ajax i- instagram - calcioinpillole.com -

Il suo nome è girato tantissimo in Serie A. Una panchina alla fine si libera: l’occasione giusta per dimenticare l’Ajax.

S’è fermato sul più bello, a un passo dalla consacrazione. Il primo titolo sembrava cosa fatta in Olanda, un’Ere Divisie dominata, almeno fino a quattro giornate dal termine, avanti di +9 sul PSV, poi quell’inspiegabile crollo.

La miseria di due punti nelle ultime giornate, il sorpasso del PSV Eindhoven e un campionato finito tra la lacrime, che hanno fatto il giro del mondo, proprio mentre il suo nome veniva accostato tra l’altro a quello della Roma.

Eppure l’ascesa di Farioli era stata tanto rapida quanto meritata. Partito come preparatore dei portieri e poi collaboratore tecnico di Roberto De Zerbi, ha affinato la sua filosofia di gioco, incentrata su un calcio propositivo, intenso e basato sul possesso palla e sulla costruzione dal basso.

Un’idea moderna, quasi rivoluzionaria per certi contesti, che gli ha permesso di farsi notare e di bruciare le tappe. La sua capacità di comunicare, di motivare i giocatori e di implementare schemi complessi lo ha reso un profilo estremamente ambito. A Nizza ha dato veramente spettacolo, a tal punto che l’Ajax lo volle a tutti i costi all’Amsterdam Arena.

Quasi allo zenit

Il suo approdo all’Ajax è stato incredibile. Un incarico prestigioso, in uno dei club più iconici d’Europa, noto per la sua filosofia di calcio totale e per la valorizzazione dei giovani talenti. Sembrava il matrimonio perfetto.

L’inizio di Farioli ad Amsterdam è stato per certi versi sorprendente: i Lancieri vincevano e convincevano, i risultati arrivavano e l’entusiasmo era palpabile. La sua impronta era chiara, il suo sistema di gioco si stava integrando perfettamente con la tradizione del club, e i tifosi sognavano di tornare ai fasti di un tempo. S’è fermato sul più bello, quasi allo zenit.

Francesco Farioli
Francesco Farioli ai tempi del Nizza – ansa – calcioinpillole.com

Di male in peggio

A campionato finito, è terminata anche la sua esperienza in Olanda, non tanto per il campionato perso all’ultima curva, quanto più per quelle divergenze non tanto sugli obiettivi da perseguire, ma quanto “visioni e tempi diversi”. C’è chi lo vedeva in Premier, chi in Italia: Roma e Fiorentina in Serie A. Alla fine è rimasto senza panchina.

All’improvviso, ecco presentarsi l’occasione. Il Porto floppa al Mondiale per Club, non riesce a staccare il pass per gli ottavi, l’esperienza di Martin Anselmi è al capolinea. I Dragoni hanno deciso di cambiare guida tecnica. E, secondo Sportmediaset il profilo di Francesco Farioli è tra gli attenzionati. Sarebbe il modo giusto per ripartire, in fondo se lo merita.