Accadde oggi: Argentina-Camerun, l’apertura di Italia 90

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L’8 giugno 1990 hanno luogo la cerimonia d’apertura e il match inaugurale di Italia 90. A fare da cornice per la prima partita della Coppa del Mondo, il rinnovato stadio Giuseppe Meazza di Milano. E a sfidarsi, come da tradizione per l’epoca, i campioni in carica dell’Argentina, contro il Camerun. Quel match inaugurale è ricordato proprio per l’impresa compiuta dalla nazionale africana, che pur in inferiorità numerica battè Maradona e compagni con una rete di François Omam-Biyik.

Alla vigilia, il risultato della partita sembra la cosa più scontata della giornata d’apertura del torneo. L’Albiceleste è ancora una delle favorite per il titolo, Maradona è fresco di secondo scudetto a Napoli e viene da 16 gol in campionato. Dall’altra parte c’è una formazione che presenta calciatori semisconosciut. Uniche eccezioni, qualche veterano del Mundial ’82 (unica partecipazione precedente): il portiere Thomas N’Kono, il libero Emmanuel Kundé e l’attaccante 38enne Roger Milla.

Le squadre scendono in campo mentre ovunque si vede la bizzarra mascotte del torneo, ‘Ciao’, mentre riecheggiano ancora le note di “Notti Magiche” cantate da Gianna Nannini e Edoardo Bennato. Alle ore 18, inizia ufficialmente Italia 90.

La gara fin dalle prime battute sembra andare fuori copione. L’attacco argentino non si esprime al meglio, gli africani non risparmiano colpi anche piuttosto duri e provano a sfruttare il contropiede. Il pubblico inoltre simpatizza apertamente per i camerunensi, vuoi per il loro esser Davide contro Golia, vuoi per gli strascichi del campionato di Serie A, che aveva visto il Milan bruciato al fotofinish. Con lo 0-0 all’intervallo, il ct argentino Bilardo decide che è tempo di tirar fuori l’artiglieria pesante. Esce il difensore Ruggeri, dentro Claudio Caniggia. Al 61’ proprio Caniggia, servito da Maradona, si invola in direzione dell’area e viene contrastato alle spalle da André Kana-Biyik. L’arbitro francese Michel Vautrot estrae il cartellino rosso e il Camerun resta in dieci.

La partita ora sembra finalmente in discesa per i sudamericani, ma al ’67 accade l’impensabile. Sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, Makanaky alza un campanile in area. Omam-Biyik svetta di testa, al portiere Pumpido la palla sfugge dalle mani. Incredibilmente, è 1-0. Il Camerun è avanti, San Siro esulta con i Leoni Indomabili.

Il resto della partita è uno e proprio assalto. Ma l’Argentina è in preda al nervosismo e non riesce a sfondare. Al minuto 88 Caniggia parte in percussione e salta due avversari, il terzo, Massing, lo stende malamente nonostante fosse già ammonito. Cartellino rosso. Camerun costretto in nove. Ma finisce così: a sorpresa, i campioni del Mondo in carica sono sconfitti.

I Leoni Indomabili saranno protagonisti delle ‘Notti magiche’ arrivando primi nel girone e fermandosi solo ai quarti di finale. Dopo aver eliminato la Colombia con una doppietta dell’intramontabile Milla, sfioreranno l’impresa contro l’Inghilterra che la spunterà ai supplementari. L’Argentina, dopo aver superato il girone solo come miglior terza, arriverà invece fino alla finale, eliminando proprio alle porte di essa gli azzurri ai calci di rigore.