Accadde Oggi: Ferguson esordisce sulla panchina dello United

Ferguson

(Photo by Hamish Blair/Getty Images)

Dopo il lungo inverno

Quando il Manchester United, che non vinceva il Campionato inglese dal lontano 1967, chiama l’allenatore della nazionale scozzese, le aspettative non sono troppo grandi. Eppure, Alex Ferguson, alla guida dell’Aberdeen, nei primi anni Ottanta ha messo in fila 3 campionati di Scozia, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea. Un buon viatico al salto di qualità che, sia lui che il Manchester United, aspettano da anni.

La “prima”

L’occasione giusta arriva nel 1986, in autunno, quando i Red Devils, in difficoltà, decidono di puntare proprio sull’allenatore scozzese. Che l’8 novembre di quell’anno esordisce sulla panchina che resterà sua per ben 27 anni, ma questa è un’altra storia. Quella che vi raccontiamo qui, è quella di un esordio tutt’altro che esaltante. Si gioca la quattordicesima giornata di First Division, e lo United è di scena ad Oxford.

Passo falso

Il primo Manchester United guidato da Alex Ferguson scende in campo così: Chris Turner, Mike Duxbury, Arthur Albiston, Kevin Moran, Paul McGrath, Graeme Hogg, Clayton Blackmore, Remi Moses, Frank Stapleton, Peter Davenport, Peter Barnes. Un solo cambio, al 77′, quando il danese Olsen prende il posto di McGrath. Un esordio tutt’altro che esaltante. Di fronte ai 13.000 del Manor Ground, i Red Devils vengono superati 2-0 dagli uomini di Maurice Evans (scomparso nel 2000), con le reti di John Aldridge su rigore e Neil Slatter, che chiude i conti a poco più di dieci minuti dalla fine.

Passo dopo passo

Alla fine del campionato, il primo Manchester United di Alex Ferguson chiude, mestamente, a metà classifica, peggiorando nettamente il quarto posto dell’anno prima. Eppure, lo scozzese resta ben saldo alla guida della squadra, gettando le basi di una lenta, quanto inesorabile, crescita. Il binomio Manchester United-Alex Ferguson diventerà uno dei più vincenti della storia del calcio, e ancora oggi, a sette anni dall’addio alla panchina, è li a ricordare a tutti l’importanza della pazienza, della fiducia e della programmazione.