Accadde oggi: la Grande Inter e lo scudetto della stella

Cinquantacinque anni fa l’ultimo trofeo della Grande Inter di Angelo Moratti: il 4-1 sulla Lazio a San Siro regalò il decimo scudetto ai nerazzurri, lo scudetto della stella. L’ultimo atto dello straordinario ciclo di Helenio Herrera, che vide i nerazzurri imporsi sulla scena nazionale e internazionale con una formazione rimasta proverbiale:

Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani (Peiró, Domenghini), Suárez, Corso. Allenatore Herrera.

Era un’Inter grande, era la Grande Inter. Quella che aveva vinto due Coppe dei Campioni di fila, e che era anche campione d’Italia in carica. Nella stagione 1965/1966 i nerazzurri vedono la corsa in Europa arrestarsi in semifinale, nientemeno che contro il Real Madrid. In campionato l’andamento dei nerazzurri fu meno dominante che negli anni precedenti, con qualche caduta inaspettata come la sconfitta di Catania, subito cancellata da sei successi consecutivi. Una stagione illuminata da Giacinto Facchetti, autore di 10 gol, un record per un difensore che rimarrà insuperato fino al 2011, quando Marco Materazzi segnò 12 gol con la maglia del Perugia.

Qualche scivolone nella fase finale del campionato permise a Bologna e Napoli di farsi sotto. Poi il 15 maggio 1966 a San Siro i nerazzurri sfidano la Lazio: con una vittoria sono campioni d’Italia per la decima volta. Il match è bloccato ma allo scadere della prima frazione è Suarez a far passare in vantaggio l’Inter, con una punizione magistrale. Al 58′ i biancocelesti riacciuffano il pareggio con Renna ma pochi minuti dopo Sandrino Mazzola, al 63′, riporta l’Inter avanti e si lancia in un’esultanza che diverrà iconica. Lo scarto poi si allarga con l’autogol di Governato ed il sigillo finale di Domenghini. L’Inter può così fregiarsi della stella dorata, simbolo dei dieci scudetti, l’ultima gioia del patron Moratti.