Accadde oggi: il record di tifosi del Leicester City Stadium

Leicester

(Photo by Marc Atkins/Getty Images)

Dal lontano, lontanissimo, 1891, il Leicester ha giocato sempre al mitico Flibert Street. Uno degli stadi più piccoli della Premier, ma sufficiente a contenere i tifosi delle Foxes, almeno fino agli anni Novanta. Quando, nel 1994, la FA decide di rendere obbligatori i posti a sedere in ogni ordine, il club pensò per la prima volta ad un nuovo impianto. Idea che non ebbe alcun seguito: si procedette invece all’ammodernamento del Flibert Street, la cui capienza si assestò a 21.500 posti. Pochi, perché intanto il Leicester torna stabilmente in Premier League e gli abbonamenti crescono costantemente stagione dopo stagione.

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(Photo by Marc Atkins/Getty Images)

Il record del Leicester City Stadium

L’idea di un nuovo impianto torna a prendere forma, prima con un progetto da 40.000 posti, a Bede Island, quindi con una via di mezzo: 32.000 posti, a Filbert Way, poco lontano dal vecchio stadio. Nell’estate del 2001 iniziano finalmente i lavori, con l’obiettivo di completarli antro il 2003. In realtà, procede tutto talmente in fretta che l’estate successiva il nuovo impianto del Leicester è già pronto, con il taglio del nastro il 23 luglio del 2002. Nel frattempo, lo storico stadio di Flibert Street viene demolito. Curiosamente, il record di tifosi non si registrerà per una partita di calcio, ma di rugby! Il 1° aprile 2006, infatti, il Leicester City Stadium – ribattezzato per l’occasione Walkers Stadium – ospita i quarti di finale di Heineken Cup.

Di fronte a 32.488 persone giocano Leicester Tigers e Bath che, per una manciata di biglietti, superano il record di Leicester-Sunderland dell’8 agosto 2015: 32.242. Ossia, il massimo consentito per i match di Premier League. Quella partita, però, avrà un valore simbolico altissimo. Sarà infatti la prima della stagione che porta, per la prima volta nella storia, il titolo di Campione d’Inghilterra a Leicester. Una cavalcata elettrizzante, quella della squadra guidata da Claudio Ranieri, capace di mettersi alle spalle tutte le big del campionato inglese. Portando alla ribalta, tra gli altri, giocatori come Jamie Vardy, N’Golo Kanté, Riyad Mahrez e Danny Drinkwater.