Accadde oggi: il sogno infranto della Sampdoria

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Il 20 maggio 1992, a Wembley, si disputava la finale della Coppa dei Campioni. Sul campo si sfidavano il Barcellona di Cruijff e nientemeno che la Sampdoria di Boskov, campione d’Italia l’anno precedente.

Il percorso dei doriani, esordienti nella competizione, iniziò contro i norvegesi del Rosenborg, battuti 5-0 a Marassi e 2-1 in Norvegia. Eliminata la Honved al turno successivo, la Samp fu inserita nel gruppo A insieme agli jugoslavi campioni in carica della Stella Rossa, i belgi dell’Anderlecht e i greci del Panathīnaïkos. In questa curiosa formula a gironi, che sostituiva quarti e semifinale, i blucerchiati si imposero nel proprio raggruppamento, con tre vittorie, due pari e una sola sconfitta.

Nonostante la Sampdoria sia nettamente sfavorita, la partita contro i catalani è equilibrata e combattuta. Il Barcellona ha difficoltà ha proporre il solito fraseggio, la Samp è pericolosa nelle ripartenze ma fatica molto ad inquadrare lo specchio.

Dopo un primo tempo bloccato, il Barça sembra essersi dato una scossa. Ma è Vialli a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa su crosso di Lombardo.

La partita comincia ad aprirsi, e i catalani rispondono. Ma l’occasione migliore capita ancora ai blucerchiati, e ancora Vialli, solo davanti al portiere, la fallisce mandando a lato.

L’attaccante, già promesso alla Juventus, sarà uno dei più attivi ma anche dei più imprecisi in questa partita. Un match giocato sul filo del rasoio, che si chiuse anche al novantesimo senza alcuna rete grazie anche alla bravura dei due estremi difensori.

I supplementari, complice la stanchezza, non sembrano destinati a rompere la parità. Quando tutto sembra ormai portare alla lotteria dei rigori,al minuto 112,  Koeman piazza il pallone qualche metro fuori dall’area per un calcio di punizione: la sfera viaggia rasoterra passando sotto le gambe di alcuni difensori e finisce sulla destra del portiere Pagliuca.

Mancano una manciata di minuti alla fine del sogno. La Sampdoria prova in ogni modo l’assedio finale per trovare il meritato pareggio. Ma non ci riuscirà, e il ciclo della Samp di Boskov, Vialli e Mancini si concluse così, ad un passo da un’incredibile trionfo europeo.