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Accadde Oggi: Inghilterra-Portogallo, una partita per nulla banale

Oggi facciamo fatica ad entusiasmarci per una partita di qualificazione ai Mondiali. Sarà che c’è posto per tutti, con 32 partecipanti, sarà che l’interesse per le Nazionali scema anno dopo anno. Tant’è che l’attesa vibrante e la partecipazione popolare di una volta, per le selezioni nazionali, è quasi sparita. Relegata e limitata ai grandi appuntamenti, Europei e Mondiali, quando la passione, nel bene e nel male, ci rende tutti tifosi.

Negli anni Sessanta, invece, la partita era un grande evento, in Italia e, ancora di più, Oltremanica. Non sorprende che il 25 ottobre 1961, per una “semplice” partita di qualificazione ai Mondiali del Cile, a Wembley accorsero 100.000 persone. Il tutto esaurito per Inghilterra-Portogallo, che valeva sì un Mondiale, ma ai padroni di casa, primi del girone a +2 sui lusitani, sarebbe bastato un pareggio.

E invece, i Tre Leoni, spinti dal proprio pubblico, vincono in scioltezza: 2-0, con le reti di Connelly e Pointer nel primo tempo. Primato ancora più solido e biglietto per Santiago del Cile in tasca. Ma perché, dopo tanti anni, una partita del genere dovrebbe ancora destare interesse? Perché, a suo modo, racconta una storia. L’Inghilterra, dopo quel giorno, non giocherà un match di qualificazione ai Mondiali per ben 11 anni.

Nel 1966, infatti, è il Paese organizzatore, e come da tradizione è ovviamente già qualificata. Nel 1970, dopo aver vinto il Mondiale casalingo, non ha bisogno di passare per la gogna del girone di qualificazione. Si arriva così al 1972: è un 15 novembre, e a Cardiff l’Inghilterra supera il Galles 1-0. Ma è solo un’illusione, perché il pareggio nella gara di ritorno a Londra, e soprattutto la sconfitta contro la Polonia, spengono le ambizioni degli inglesi, che i Mondiali del 1974 di Germania li guarderanno dal divano…

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Published by
Piermichele Capulli