Accadde oggi: Paolo Maldini esordisce in Nazionale

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Talento precoce prima, bandiera del Milan poi, Paolo Maldini arriva giovanissimo anche alla Nazionale Italiana. Giocando, con la maglia Azzurra, per 126 volte, fino al 2002, quando dice addio al termine dello sfortunato Mondiale di Giappone e Corea del Sud. Quattordici anni prima, il 31 marzo 1988, aveva invece fatto il suo esordio in Azzurro, in un’amichevole giocata a Spalato, contro la Jugoslavia. Solo questo basta a rendere l’idea di quanto tempo sia passato: oggi Spalato è la capitale della Croazia, e la Jugoslavia non esiste più. All’epoca, invece, era avversario temibile, tanto che quel match, in previsione degli Europei di Germania Ovest, finisce 1-1. In rete, ci vanno Vialli e Jakovlijevic.

Sarà l’inizio di una storia lunga e ricca di momenti emozionanti, in cui però Paolo Maldini, che indosserà 74 volte la fascia di capitano, non riuscirà mai a raggiungere l’apice. Già nell’Europeo del 1988, l’avventura azzurra finisce in semifinale, dove si deve arrendere all’Unione Sovietica. L’appuntamento più atteso, però, è quello con il Mondiale casalingo del 1990. L’Italia, per tanti motivi, è nel novero delle favorite, e infatti arriva, vincendo sempre, e non incassando neanche un gol, fino alla semifinale. Di fronte, l’Argentina di Maradona, che costringe l’Italia all’1-1, eliminandola ai calci di rigore.

Per Paolo Maldini, come per tutto il Paese, sarà una terribile delusione. E pensare che quattro anni dopo, ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti, andrà persino peggio. I sogni, dopo un cammino decisamente più complesso, si infrangono in finale. Ancora una volta, sarà fatale la lotteria dei rigori: per l’Italia decidono, in senso negativo, gli errori di Baresi, Massaro e Roberto Baggio. Paolo Maldini, che sotto la guida del padre Cesare giocherà, perdendo, anche una finale degli Europei, nel 2000, non ci andrà mai più così vicino. Nel 1998, ovviamente ai rigori, è la Francia a estromettere gli Azzurri dalla corsa al titolo. Nel 2002, l’ultimo atto della carriera in Nazionale di Paolo Maldini, ci pensa la Corea del Sud, agli ottavi di finale, ultimo atto di un Mondiale deludente. Ma anche di 14 anni ricchi di sogni, spesso infranti all’ultima curva.