AIC: “Stop a campagna diffamatoria, Azzurri contro il razzismo”

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La vicenda dello ‘kneeling‘, l’inginocchiamento pre-fischio di inizio di ogni match di Euro 2020, ha fatto discutere non solo all’estero, ma anche in Italia. La FA inglese ha disposto di alzare il volume della musica per coprire gli ‘boo‘ di alcuni tifosi nelle partite, altre nazionali non si inginocchiano, ma applaudono, altre invece non lo fanno per niente. Motivi politici o meno, la querelle ha colpito anche l’Italia, che contro il Galles si era inginocchiata a metà, poi non lo ha fatto contro l’Austria. Infine, la decisione di farlo solo in “solidarietà con gli avversari“: domani, contro il Belgio, gli Azzurri si inginocchieranno per emulare gli opponenti.

Di tutte le discussioni fatti, tra social e quotidiani, è intervenuta ai microfoni dell’Ansa, l’AIC (associazione italiana calciatori): “Stigmatizziamo senza alcuna riserva la campagna diffamatoria e strumentale svolta nei confronti dei giocatori della nazionale italiana. Tutti gli azzurri sono nostri iscritti, tutti hanno prestato volto e immagine rendendosi diretti protagonisti nelle numerose iniziative contro ogni forma di razzismo e discriminazione che da anni portiamo avanti insieme a decine di organizzazioni e associazioni impegnate sul tema“.