Allegri: “Serve percorso che porti allo scudetto. La Champions è un desiderio”

Allegri

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Massimiliano Allegri torna sulla panchina della Juventus. Questo pomeriggio il nuovo tecnico bianconero à intervenuto in conferenza stampa dal ritiro della squadra.

“Sono emozionato e divertito. Ci stiamo ritrovando, visto che ho avuto per lo più giovani nella prima settimana, e ora tornano gli elementi della Prima Squadra. Bando ai sentimentalismi, ora comincia un nuovo capitolo. Ho a disposizione una ottima squadra e stiamo cercando di sistemarla, ci sono tanti giovani che devono e possono migliorare. Con loro ci sono dei giocatori anziani, che in primis sono Ronaldo, Chiellini e Bonucci: loro devono essere un valore aggiunto per la società e fare da esempio per i più giovani, far capire cosa è la Juventus. Qui quello che è stato fatto rimane alla storia, io ho passato cinque anni meravigliosi, e ora iniziamo un nuovo ciclo di lavoro. Dobbiamo arrivare a marzo e cercare di centrare gli obiettivi”.

L’affetto dei tifosi 

“Mi inorgoglisce che la Juve mi ha richiamato e l’affetto dei tifosi, saranno importanti se ci sarà la riapertura degli stadi. Quello che è stato fatto non serve per portare trofei futuri, da ora bisogna solo pensare a quello che dobbiamo fare. Il DNA della Juve è ben preciso, le vittorie sono arrivate con sacrificio e impegno. Trovo una squadra che ha vinto un campionato con Sarri e due trofei con Pirlo, riparto da quello che mi è stato lasciato”.

Allegri su Cristiano Ronaldo

“Ronaldo è un calciatore straordinario e un ragazzo intelligente, è tornato da pochi giorni e ci ho parlato. Gli ho detto che questo è un anno importante e che sono felice di ritrovarlo, ma gli ho detto anche che ha una responsabilità maggiore vista la sua età. Ha fatto 130 gol con la Juve, i numeri parlano per lui, ma da lui mi aspetto molto anche come esperienza. Ci sarà una gestione per tutti i giocatori e vale anche per lui. Sarà un anno importante anche per Paulo, è un giocatore che fa gol, un valore aggiunto e l’ho ritrovato molto bene. Come presenze sarebbe il capitano della Juve dopo Chiellini, sono molto contento della squadra che ho a disposizione, specie per l’entusiasmo che ho trovato nei ragazzi”.

Su Dybala

“Ha dei numeri che sono dalla sua parte, anche se l’anno scorso non è stata un’annata straordinaria. Ora ha 28 anni e ho avuto una ottima percezione, ho ritrovato un uomo dopo due anni: si rende conto che è un anno importante e si è presentato nel migliore dei modi. Paulo fa gol e questo nel calcio è molto importante, conto molto su di lui”.

Allegri sulle avversarie 

“Nel calcio italiano ci sono allenatori importanti, sono tornati Spalletti e Mourinho, c’è Sarri alla Lazio, Inzaghi all’Inter. L’Inter ha vinto lo Scudetto ed è la favorita, noi dobbiamo fare un percorso che ci porti a maggio a vincere il campionato. Poi c’è la Supercoppa, c’è la Coppa Italia e c’è la Champions, deve essere un desiderio, da parte di tutti. Ora pensiamo a passare il primo turno, un passo alla volta”.

Sulle cinque sostituzioni

“Spero di non far casino, non ci sono abituato (ride, ndr)! È una buona possibilità, ma sta all’allenatore gestire le sostituzioni. Un bel vantaggio è che a fine primo tempo, se la gara è storta, puoi cambiarne quattro“.

Su Chiellini

“Su Chiellini parla il presidente. Il mio ruolo sarà lavorare in totale sintonia con la società e quest’anno con Federico, Maurizio e Pavel decideremo cosa si può o non si può fare per migliorare la squadra. Io sono un allenatore aziendalista, devo portare risultati, creare valore ed essere in totale sintonia con la società. Quando ci sono decisione da prendere ci riuniamo e le prendiamo. Mi viene da ridere quando sento la parola manager, sarò in totale sintonia con la società, come prima. Su Dybala, nella Juventus è il secondo con più anni di presenza dopo Chiellini, quindi il vicecapitano sarà lui. Bonucci? Se n’è andato, quindi se vuole la fascia se la deve comprare. Quando è tornato è diventato ultimo, ora sta scalando le posizioni, ma Leo lo sa”.

È vero che sei stato l’unico a dire due volte di no al Real Madrid?

“Diciamo di sì, specie quest’anno, anzi ringrazio il presidente per l’opportunità che mi ha dato. Ho fatto la scelta della Juventus perché mi ha dato tanto e perché è una squadra divertente da allenare, giovane e che può migliorare tanto”.