Ancelotti: “Maignan mi piace. L’Italia può giocarsela con tutti. Sull’inginocchiarsi…”

Ancelotti

(Photo: Michael Regan, via Imago Images)

Una carriera stellare colma di successi. Ora è tornato al Real Madrid dove vuole ancora scrivere la storia. Si parla di Carlo Ancelotti che – ai microfoni de Il Giornale – ha rilasciato importanti dichiarazioni. Il tecnico ex Milan, Napoli e Juventus ha toccato più argomenti. Inevitabile un commento sui recenti addii in casa Milan. Ancelotti ha anche parlato del percorso dell’Italia di Roberto Mancini, fino a toccare la spinosa questione dell’inginocchiarsi contro il razzismo. C’è spazio anche per delle impressioni su alcuni giocatori avuti sotto ‘la propria ala’ come Verratti e James Rodriguez.


ADDIO DI DONNARUMMA E APPRODO DI MAIGNAN (allenato ai tempi del Psg)

“Ho parlato con Paolo Maldini e gli ho espresso il mio compiacimento, è stata una scelta che ha fatto rumore. Maignan, poi, lo conosco: quando ero al Psg, era un ragazzo, e intuendone le doti, lo facevo allenare spesso con la prima squadra. È un tipo molto freddo, essenziale nella tecnica. Vedrete: non sarà mai spettacolare, sarà sempre molto concreto e utile”.


L’ITALIA DI MANCINI

“È la grande sorpresa e nello stesso tempo la novità del torneo. Perché gioca un calcio offensivo, senza alcun calcolo, dispone di una organizzazione difensiva collaudata e ha la gioventù del suo zoccolo duro che garantisce corsa ed entusiasmo. Battuti avversari non irresistibili? Beh, non è che gli altri, tranne forse la Germania col Portogallo, hanno travolto Argentina o Brasile”.

“Al di là dei risultati, io ho visto un gruppo compatto e una squadra che gioca da squadra in qualsiasi condizione. Merito delle idee chiare di Roberto Mancini. In tre anni di tempo ha lavorato con lo stesso sistema di gioco nel quale gli azzurri si ritrovano comodi, ha cambiato qualche protagonista ma zero esperimenti, è andato dritto per la sua strada insomma ottenendo adesione convinta allo stile che voleva imporre”.


SU VERRATTI

“Lo conosco bene, l’ho allenato a Parigi, è un ragazzo acqua e sapone ma dotato fin da allora di grande personalità a cui ora ha aggiunto esperienza internazionale. È uno dei pochi, nel gruppo azzurro, che ha giocato la Champions: adesso che l’europeo entra nel vivo con le sfide da dentro o fuori, conterà anche questa qualità”.


IL DIBATTITO SULL’INGINOCCHIARSI CONTRO IL RAZZISMO

“Da noi in Inghilterra è diventata un’abitudine, lo facciamo da un anno e mezzo e non c’è alcuna discussione sul punto. Io la penso così sull’argomento: non è fondamentale inginocchiarsi per qualche secondo. Non si risolve la questione. Il tema vero è: educare le nuove generazione alla questione del razzismo che è ancora presente nelle nostre società. E su questo bisognerebbe discutere e intervenire”.


SU JAMES RODRIGUEZ 

“Un talento purissimo, un grande calciatore. Ha avuto qualche problema fisico e il suo contributo alla causa è stato perciò ridotto”.


SENSAZIONI IN VISTA DI ITALIA-AUSTRIA

“Alla nostra portata. Dirò di più: l’Italia, per le sue caratteristiche, per la freschezza che esprime, è in grado di giocarsela con tutte. Anche con le big del torneo”.