Il deludente pari in casa del Burnley ha cominciato la corsa per la Champions League del West Ham che così facendo ha buttato via due punti preziosi permettendo all’Arsenal di avvicinarsi pericolosamente. In caso di successo dei Gunners sarebbero infatti quest’ultimi a superare in classifica gli Hammers e riassaporare un piazzamento nella massima competizione europea che nel nord di Londra non si vede davvero da tanto tempo. Occasione ghiottissima quindi per i ragazzi di Mikel Arteta che sognano una notte magica in quel dell’Emirates sperando di rivivere i fasti degli anni d’oro di inizio millennio.
Era il 19 gennaio 2003 e in quella stagione l’Arsenal avrebbe ceduto il titolo di campione d’Inghilterra al Manchester United, per poi riprenderselo di prepotenza l’anno successivo senza mai perdere una partita. Quel giorno ad Highbury arrivò però il West Ham che doveva fermare un tridente fortissimo formato da Wiltord, Bergkmap e Henry e fu proprio quest’ultimo a risultare decisivo. Titì sbloccò la partita su calcio di rigore dopo un solo quarto d’ora, ma il primo tempo si concluse in parità grazie alla rete di Jermain Defoe che diede speranza ai ragazzi di Roeder. Quella era però la giornata di Henry che riportò il risultato in favore dell’Arsenal con un perfetto colpo di testa e nel finale chiuse un passaggio di Pirés per la tripletta personale e il definitivo 3-1.