Aston Villa, la squadra ammazzagrandi che può sognare l’Europa

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Photo by PETER POWELL/POOL/AFP via Getty Images

Era una delle principali indiziate per la retrocessione in Championship, ma in queste prime partite ha stupito tutti. Stiamo parlando dell’Aston Villa, che in 7 partite di Premier League (una partita da recuperare, contro il Manchester City) ha collezionato 15 punti; portandosi a sole tre lunghezze dalla capolista Leicester, altra sorpresa di quest’inizio di stagione. Solo un fuoco di paglia o la squadra di Dean Smith può ambire a qualcosa in più di una salvezza tranquilla?

Aspettative basse

L’Aston Villa è reduce da una salvezza miracolosa, maturata all’ultima giornata grazie a un passo falso del Watford, diretta concorrente. Quest’anno quindi non ci si aspettava molto dai Villains, se non il raggiungimento della salvezza, che appariva tuttavia tutt’altro che scontata.
Sul fronte del mercato sono arrivati il portiere Emiliano Martinez dall’Arsenal; il terzino Matty Cash dal Nottingham Forest; l’ala Bernard Traorè dal Lione; il centrocampista Ross Barkley in prestito dal Chelsea; e l’attaccante Ollie Watkins, che lo scarso anno ha trascinato il Brentford fino alla finale dei playoff, pagato 31 milioni di euro.
A questi nuovi acquisti si aggiunge la permanenza della stella della squadra, Jack Grealish; autore di 8 gol e 6 assist nella scorsa stagione, decisivi per la permanenza in Premier dei Clarets.
Insomma, le premesse erano tutt’altro che entusiasmanti.

Una partenza formidabile

Ma i pronostici sono fatti per essere stravolti, ed è quello che è successo all’Aston Villa. Dopo aver saltato la prima giornata, contro un Manchester City ancora reduce dalle fatiche della final eight di Champions, per la squadra di Smith sono arrivate quattro vittorie di fila. La prima è stata una vittoria di misura contro lo Sheffield United, finita 1-0 con gli avversari in inferiorità numerica per quasi tutta la partita. La volta dopo è stato il turno del neopromosso Fulham, regolato con un netto 3-0. Ma il meglio doveva ancora venire.

Alla quarta giornata ad attendere i Villains c’è il Liverpool di Jurgen Klopp, campione d’Inghilterra in carica e a punteggio pieno dopo tre partite. Quello che succede al Villa Park ha dell’imponderabile, e finisce dritto negli almanacchi di calcio. I Reds vengono letteralmente umiliati, sconfitti con il pesantissimo punteggio di 7-2, il peggior risultato del Liverpool dal 1963. Ollie Watkins si scatena con una tripletta, Grealish ne fa due. Questo Villa fa sul serio.

E lo dimostra al turno successivo, contro il Leicester di Brendan Rodgers, l’altra grande sorpresa di questo inizio di stagione. Al termine di una partita equilibrata, a tempo scaduto Ross Barkley regala i tre punti al club di Birmingham, portandolo al secondo posto con 12 punti in classifica, a solo un punto di distanza dall’Everton di Ancelotti, e con una partita in meno.

Dopo queste vittorie prestigiose però l’Aston Villa sembra crollare:  contro il Leeds del loco Bielsa arriva una netta sconfitta, un 3-0 che non lascia appelli alla squadra di Smith. La settimana seguente, contro il Southampton, il Villa si ritrova sotto addirittura 4-0, ma riesce a risalire fino al 4-3 finale. È già finito l’incantesimo?

Sembra proprio di no, per informazioni chiedere all’Arsenal: la squadra di Arteta viene sconfitta 3-0, con una doppietta del solito Ollie Watkins, rivelatosi un acquisto azzeccatissimo. La vittoria contro i Gunners porta l’Aston Villa a 15 punti, a soli tre punti dalla vetta occupata dal Leicester. 5 vittorie in 7 partite, contro avversari di altissimo livello come Liverpool, Arsenal e Leicester. In pochi sarebbero riusciti a pronosticarlo a inizio stagione.

Al rientro dalla pausa nazionali ad attendere i Villains c’è il non irresistibile Brighton, fermo a 6 punti. Continuare a sognare ora è un obbligo, dalle parti di Birmingham.