Atalanta-Fiorentina finisce 1-2: tre rigori e tanto VAR

Lavori straordinari per il VAR nella partita di questa sera tra Atalanta e Fiorentina. Il primo episodio è quello del possibile vantaggio dei bergamaschi al 10’: Djimsiti segna da dentro l’area piccola, ma l’arbitro viene richiamato dai suoi assistenti in sala VAR. Nell’azione, infatti, c’era Zapata in fuorigioco che ha tentato di colpire la palla di testa, pertanto, pur non colpendola, il colombiano ha comunque interferito con l’azione, con conseguente rete annullata.

Il secondo importante episodio è invece avvenuto al 30’, quando Joakim Maehle, nella propria area, colpisce con la mano un cross deviato da Sportiello. Inizialmente l’arbitro Valerio Marini fa proseguire l’azione, ma anche in questo caso c’è il richiamo del VAR. Le immagini sono chiarissime ed inequivocabili: il difensore danese allarga il braccio ed impedisce a Callejon di arrivare sul pallone, il fallo è netto. Sul dischetto va Dusan Vlahovic con un tiro potente rasoterra alla destra di Sportiello che porta in vantaggio la Fiorentina.

Un altro episodio da moviola, ma molto semplice da analizzare, è il contatto tra Bonaventura e Djimsiti al 47’ del secondo tempo: il centrocampista del club toscano entra in area di rigore avversaria, cerca di superare il difensore nerazzurro con un doppio passo e viene atterrato. Dagli undici metri torna ancora una volta Vlahovic che cambia angolo, ma calcia in maniera potente: impossibile per Sportiello deviarla, pur intuendo la direzione del tiro.

Al 63’ ancora una volta Marini lascia correre dopo un contatto, stavolta in area della Fiorentina, tra Callejon e Gosens. Per fortuna che c’è il VAR, perché l’arbitro questa sera è in totale confusione, richiamato troppo spesso per visionare azioni che potevano essere giudicate meglio in diretta. Sul dischetto per l’Atalanta va Zapata, che accorcia le distanze.

Nella parte finale della sfida tante interruzioni, tanti contatti e falli, ma soprattutto è da sottolineare la prestazione del portiere della Fiorentina, Pietro Terracciano, salvatore dei Viola in più occasioni.