Atalanta, Gasperini: “Per anni considerato un pazzo, all’Inter ho allenato 15 giorni”

Gasperini

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le parole di Gianpiero Gasperini, intervenuto ieri sera a Sky Calcio Club:

GOL DI PALOMINO – “Il gol annullato? Forse è stato un errore di comunicazione, ma se fosse stato un fuorigioco attivo sarebbe andato a rivederlo. Non c’è giustificazione perché non può decidere il VAR se il fuorigioco è attivo o passivo. Queste registrazioni tra loro sembrano segreti di Stato, dovrebbero farcele ascoltare. Ci può stare anche l’errore, basta ammettere di aver fatto un pasticcio, altrimenti rimane sempre il dubbio di qualcosa che non va bene. C’è la possibilità di chiarire, poi ovviamente l’errore dell’arbitro va accettato. C’era un rigore netto su Zapata, ma quello è un errore dell’arbitro e lo accetti. L’episodio del secondo gol invece è ancora più pesante”

CALCIO EUROPEO – “È un grande orgoglio per me, se ci fosse anche solo un elemento che ha condizionato altre squadre sarebbe un attestato incredibile. Per anni sono stato considerato un pazzo, la mia sembrava una filosofia senza futuro o comunque se ne parlava dicendo solo che giocavo a uomo a tutto campo: mi sembrava un po’ riduttivo. E’ stato il pressing a cambiare la mia visione, poi ho sempre pensato a questo calcio e devo ringraziare la società e i giocatori che mi consentono di realizzarlo. Loro hanno una buona predisposizione: la cosa più importante è che si divertano quando si allenano. Sicuramente preferiscono aggredire in avanti invece che correre all’indietro: così ti prendi dei rischi, ma fai 98 gol in una stagione, fai tre gol al Napoli. Per anni ho sentito dire “Con la difesa vinci lo scudetto o ti salvi”: io credo che per salvarti devi vincere dieci partite, invece di pareggiarne venti”

ILICIC – “Ad un certo punto non voleva più giocare e invece non l’avevo mai visto motivato come quest’anno: cerca la miglior condizione, cura il peso perché i farmaci che ha dovuto prendere gli avevano fatto prendere qualche chilo. Ma ci arriva, sono sicuro, perché ha una volontà mai dimostrata prima: forse il problema che ha avuto l’ha temprato”

CLASSIFICA – “è tutto sommato vera, dopo 18 giornate. Per quello che ho visto Napoli e Inter sono un gradino sopra alle altre. L’Atalanta è un gruppo molto solido e variegato, che viaggia già forte: per noi sarebbe difficile tenere il passo di dieci vittorie di fila”

ALTRE ESPERIENZE – “C’è stata l’Inter, di fatto ho allenato lì 15 giorni, non si è neanche iniziato a lavorare. La mia grande soddisfazione è stata il Genoa, poi sono arrivate delle chiamate dall’estero ma io ho sempre voluto allenare in Italia. Ho bisogno come tutti di avere una condivisione forte da parte della società. L’allenatore è l’anello più debole, in Italia non sceglie nemmeno i giocatori. L’allenatore spesso allena quello che trova, magari senza nemmeno guardare i ruoli, con rose numerosissime. Questo è un problema grave per gli allenatori”

MERCATO – “Abbiamo venduto Romero che onestamente pensavo restasse, Demiral è stata una grande operazione e Koopmeiners è comunque forte, anche se è arrivato in un ruolo dove siamo coperti. L’Atalanta non può sbagliare acquisti, se non andiamo in Champions perdiamo 50 milioni, idem se sbagliamo un giocatore. Abbiamo preso dei guidatori forti come Miranchuk ma abbiamo tre giocatori nello stesso ruolo, questo è un errore che paghiamo ancora adesso perché ci manca una virgola da un’altra parte. Ma è esperienza. Negli anni qualche errore lo abbiamo fatto“.