Atalanta-Juventus, la conferenza di Allegri: “Vlahovic non ci sarà”, poi risponde a Pioli

Atalanta-Juventus, la conferenza stampa di Allegri

Atalanta-Juventus, la conferenza stampa di Allegri (Getty Images) - calcioinpillole.com

Massimiliano Allegri ha presentato in conferenza stampa la gara Atalanta-Juventus. Le dichiarazioni del tecnico bianconero di seguito

La Juventus è pronta a ritornare in campo per provare a dare continuità ai suoi risultati. Dopo la discreta vittoria contro il Lecce, per 1-0, Massimiliano Allegri e la sua squadra hanno l’obbligo di non ricadere e puntare alla vetta della classifica. Ci sarà però l’Atalanta a far da rivale tra le mura amiche. Quarta in classifica, vorrà fare il massimo per sorpassare proprio la Vecchia Signora che invece è terza. Si prospetta una gara agguerrita e piena di emozioni. Come di consueto, il tecnico Allegri ha presentato il match alla vigilia in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni del mister.

La conferenza stampa di Allegri

Infortuni, out Vlahovic: “Abbiamo giocato uno scontro diretto contro la Lazio e domani ne abbiamo già un altro. L’Atalanta è aggressiva e bisognerà stare molto attenti. Sicuramente domani non finisce il campionato, noi dobbiamo fare un’ottima gara. Vlahovic non ci sarà perché aveva ancora dolore alla schiena. Meglio non rischiarlo e recuperarlo completamente. Ci sarà per Kean che ha recuperato. Assente anche Milik perché dopo la gara col Lecce aveva un dolore al polpaccio”.

Fischi dei tifosi: “Non devono dare fastidio, anzi. Devo stimolarci a fare sempre meglio. Se l’anno prossimo saremo in Champions League deve essere un grande risultato per tutti”.

Risposta a Pioli (il rossonero aveva detto che la Juve è la favorita per lo Scudetto): “Frasi che hanno poco senso. Chi non gioca le Coppe non è matematicamente favorito alla vittoria dello Scudetto. Le annate passate lo dimostrano”.

Crescita: “Stiamo lavorando molto bene, abbiamo entusiasmo e voglia di crescere. Con il fatto che non giochiamo Coppe, mettiamo cose in più ai giocatori e alla squadra. Quando hai tanti giovani c’è solo margine di crescita”.