Altro Italia

Atalanta, la Coppa Italia come ‘riconoscimento’ di questi anni straordinari

Domani sera si gioca la seconda semifinale di ritorno di Coppa Italia. Stasera, dal match Juventus-Inter, si avrà la prima finalista. Dopodiché domani si avrà la ‘sfidante’. L’Atalanta ospiterà il Napoli al Gewiss Stadium, ripartendo dallo 0-0 del match d’andata. Tanti fattori in gioco in questa particolare sfida, oltre al valore della squadre. Gattuso ha conquistato la Coppa Italia nella scorsa stagione, alla guida del Napoli. Il suo primo trofeo da allenatore e, senz’altro, è forte la voglia di ripetersi, specialmente per dare slancio ad una squadra che ancora ‘balbetta’ in campionato. Motivazioni forti anche per l’Atalanta, sia per la beffarda finale persa nel 2019, sia per la voglia di conquistare un trofeo, dando un riconoscimento a questi anni storici dove non è mancato nulla, tranne per l’appunto la conquista di un titolo sul campo.

Dalla Serie B all’Europa League. Dall’Europa League alla Champions League, passando per effimeri sogni di scudetto e accesso alle semifinali di Champions. Un periodo recente contraddistinto da emozioni pure che, talvolta, hanno esultato dal mero aspetto sportivo. Alle serate magiche sul rettangolo verde, si sono alternati anche momenti drammatici come la situazione Covid di Bergamo, il momento di forte crisi personale di Ilicic, fino ad arrivare al burrascoso addio del Papu Gomez.

Un trofeo dopo 58 anni per l’Atalanta

Un percorso incredibile che, adesso, deve affiggere una targa ben precisa sulla storia dell’Atalanta. La Coppa Italia sembra l’occasione perfetta. Come tutte le competizioni ad eliminazione diretta, metterà gli orobici di fronte a sfide decisive da affrontare, quello che la banda di Gasperini sa gestire a meraviglia. Una torta ‘cucinata’ per molti anni che, a questo punto, necessità della proverbiale ciliegina. A distanza di ben 58 anni, da quando l’allora capitano Piero Gardoni alzò al cielo la prima e, al momento, l’ultima Coppa Italia della storia atalantina, al fianco del capocannoniere Angelo Domenghini. La storia chiama, l’Atalanta vuole rispondere.

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Luigi Matta