Atalanta, l’A.d. Percassi ricorda Vialli prima della sfida col Bologna

L’Amministratore Delegato dell’Atalanta, Luca Percassi, ha ricordato la memoria di Gianluca Vialli. Il dirigente dei bergamaschi, ai microfoni di Sky, ha parlato della figura dell’ex leggenda di Juve e Samp attraverso i suoi ricordi. Durante l’intervista, Percassi ha ricordato il suo periodo da calciatore al Chelsea, quando Vialli decise di portarlo nelle giovanili dei ‘Blues’ a soli 17 anni.

Atalanta: le parole di Percassi

Atalanta Percassi
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Ecco di seguito le parole dell’A.d. Percassi: “È passato qualche anno, però quando sono andato al Chelsea, grazie a Gianluca, per me ha rappresentato una persona che mi ha cambiato la vita, ho un ricordo straordinario. Aveva deciso di confermarmi, avevo 17 anni ed ero nel settore giovanile del Chelsea. Gli devo un immenso grazie per quello che ha rappresentato per me e per la mia famiglia“. Il dirigente dell’Atalanta ha parlato del ruolo di Vialli nel suo arrivo al Chelsea: “Io andai al Chelsea il 12 luglio del 1998, quando la Francia batté il Brasile. Iniziava il ritiro e molti nazionali erano stati alla Coppa del Mondo. Noi giovani fummo aggregati per la prima squadra: di lì a poco, una settimana, eravamo sotto la doccia io e Gianluca e con il sorriso mi disse: ‘vai in sede che ti aspettano, saremmo felici di tenerti con noi’. È un momento unico“.

L’esperienza al Chelsea con Vialli

Atalanta Percassi
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il dirigente dell’Atalanta ricorda con affetto la figura di Vialli nel suo periodo a Londra: “Nel primo anno in cui ero al Chelsea faceva il player-manager, in quegli anni una novità. Non c’era un allenamento in cui, quando di trovavi di fronte a lui, non capivi il come mai aveva fatto qualcosa di straordinario. Ti sfidava dal punto di vista fisico, tecnico, sapeva colpire di testa, di destro, di sinistro, di collo, di interno. Un grandissimo attaccante che è migliorato grazie al lavoro. Qualche anno fa venne a Zingonia a trovarci, in un’intervista ribadì che grazie al lavoro aveva raggiunto dei risultati e spiegò che vedeva lo stesso spirito in Atalanta”.