Atalanta, parte la rivoluzione | Gasperini se ne va: in molti lo seguono lontano da Bergamo

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta - lapresse - calcioinpillole.com
Sarà un’Atalanta nuova di zecca quella che torna in Europa per la porta grande ma anche senza più il suo mentore. Parte la rivoluzione.
Strano davvero il calcio, per non parlare della stagione dell’Atalanta, sia in campo sia fuori. Per gran parte del campionato, la Dea si stava giocando lo scudetto, un sogno infranto dopo la sconfitta casalinga, nel girone di ritorno, contro l’Inter.
Più strana che mai l’annata di un Gasperini particolarmente aggressive, dai toni accesi, ma anche da tutto e il suo esatto contrario. Fu proprio lui a sganciare la prima bomba, in quell’iconico post gara dove puntò il dito nei confronti non di un giocatore qualsiasi, ma l’assoluto protagonista della finale di Europa League vinta alla grande contro l’invincibile Bayer Leverkusen.
Da lì in poi, fondamentalmente, nulla è stato come prima. Dagli altalenanti risultati di un’Atalanta comunque da zona Champions League, alle parole di Gasperini che si alternavano con il passare delle giornate.
Si è passati dalla non voler rinnovare, cercando di capire se c’erano le condizioni per andare a scadenza di contratto (nel 2026), a un riavvicinamento quando le acque si sono placate e, soprattutto, la Dea ha respinto gli attacchi dei contender per uno pass che mettono in palio proponendo a Gasp stesso il rinnovo. Un rinnovo che non ci sarà.
L’incontro
Non è andato affatto bene il summit tra i Percassi, la proprietà statunitense e Gasperini per il rinnovo. Proprio quando tutti si aspettavano ben altro, ecco il ribaltone che in pochi si aspettavano, anticipato dallo stesso allenatore, che non ha parlato di una questione economica, ma di motivazioni.
La fumata grigia dopo il conclave tra proprietà e allenatore, porterà delle conseguenze pesanti, a prescindere da dove Gasperini continuerà la sua carriera, se alla Roma (come probabile), al Milan oppure chissà dove.
Via Gasp, via in tanti
Ma non solo Gasp fa le valigie, per la sua sostituzione già si fanno i nomi di Thiago Motta e Tudor, ci saranno tante partenze nella stagione che verrà. Ederson è l’oggetto del desiderio di molti club, italiani (Juve su tutti) ed europei. Lookman a oggi è il candidato numero uno a lasciare il Gewiss Stadium: ha tantissimi estimatori, sia in Serie A sia all’estero, può permettere alla Dea di fare cassa. Un bel pò di cash.
Un altro che rischia di andare via è Mario Pasalic, in scadenza di contratto peraltro. Secondo indiscrezioni vicine a Formello, infatti, la Lazio si sarebbe interessato al centrocampista croato, il cui rinnovo a oggi è in alto mare, e senza Gasp (uno dei fedelissimi dell’allenatore dell’Atalanta) la sua permanenza in quel di Bergamo, è seriamente messa in discussione.