L’allenatore dell’Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone, ha rilasciato un’intervista ad “As”, in vista della prossima stagione. Il Cholo, che ha da poco rinnovato il suo contratto con il club fino al 2024, sembra essere molto entusiasta.
“Per me la motivazione è quotidiana, trovo sia quella cosa che riesce a migliorarci come allenatori. Vincere un titolo è ciò che tutti cerchiamo, ma ciò che ci rende davvero felici è vedere giocatori che crescono.”
“Qual è stato il titolo più importante? Non ho dubbi: quello del Bernabéu. Non vincevamo da 14 anni, sono tanti, è un peso molto importante nella storia dei club. Abbiamo generato qualcosa che è iniziato dai ragazzi, la consapevolezza che a livello nazionale potevamo iniziare a vincere.”
“Sono un tifoso del Racing, l’ho visto all’esordio, quando giocava in un’altra posizione, estremo sinistro, centrocampista sinistro, nella posizione di quando è arrivato al Valencia. In Italia ha avuto una crescita enorme, nel calcio tattico è cresciuto molto, ha giocato da dentro e ha avuto un miglior rapporto con il pallone. Nella parte centrale del campo solo Herrera e Koke, con Lemar, generano gioco. Abbiamo bisogno di un calciatore che ci offre opzioni come ci darà De Paul.”
“Non ho dubbi che da agosto a dicembre ha fatto una stagione molto molto buona, ha fatto buoni livelli di gol, assist, gioco di squadra, è intelligente, sa cosa ha bisogno la squadra e cosa deve fare. Speriamo che João Félix riesca a mantenere la regolarità di cui ha bisogno.”
“Quando ho vinto il campionato da allenatore mi hanno detto come mi sentivo e io ho detto che non potevano passare così tanti anni per vincere di nuovo un altro campionato. Sono passati sette anni. Speriamo che non debbano passare altri sette anni per ripetere. Il Real non si è rafforzato molto, il Barcellona ha problemi finanziari e molti vedono un ciclo vincente per l’Atlético. L’anno scorso abbiamo parlato di un Real Madrid che ha avuto una stagione brutta o meno buona e ha perso lo stesso numero di partite come noi. Ne abbiamo vinto uno in più. La differenza è stata in una partita. Capisco che Real Madrid e Barcellona sappiano che oggi non possono sbagliare.”