Azzurri contro la Bosnia: il pericolo numero uno è Edin Dzeko

Gli azzurri si preparano ad affrontare la prima sfida della Nations League, contro un avversario da non sottovalutare: la Bosnia di Edin Dzeko. Importante partire forte, in un girone certamente non facile, che comprende fra le altre Polonia e Olanda. Stasera, alle ore 20.45, Italia-Bosnia, match che si disputerà all’Artemio Franchi di Firenze. Azzurri ad un passo dal quartier generale di Coverciano.

Il pericolo numero uno della Bosnia è ovviamente lui, Edin Dzeko, giocatore che ben conosciamo, dal momento che milita nel nostro campionato. Fra gli altri giocatori da tenere d’occhio figurano Bičkačić, (Hoffenheim), Kolašinac (Arsenal), Besic (Everton) e la coppia della Dinamo Zagabria (Gojak e Menalo). Il modulo utilizzato dalla Bosnia è un classico 4-3-3, ma a dispetto del modulo offensivo è una squadra che fatica a fare gol. Non sarà il solito centrocampo, dal momento che mancherà la stella Pjanic (fuori causa COVID), ma i bosniaci saranno per questo ancor più determinati. Fuori anche il rossonero Krunic. Una squadra che basava la sua forza sulla difesa, ma nelle qualificazioni a EURO2020 ha subito la bellezza di 17 reti. Là davanti invece il solo Dzeko non basta, anche a causa del gioco fin troppo difensivo dei bosniaci.

Il controsenso sul modulo è probabilmente la chiave dei recenti risultati della Bosnia, dove nelle ultime 5 sfide troviamo infatti 2 vittorie e ben 3 sconfitte. Due di queste sono arrivate proprio contro gli azzurri, in vantaggio 2 a 1 nelle sfide contro i bosniaci, a cui si aggiunge il ko per 2-4 contro l’Armenia. Le due vittorie sono invece il 5-0 sul Liechtenstein e il 4-1 sulla Finlandia. Il CT della Bosnia, Dušan Bajević, ha dichiarato: “Italia, Polonia e Olanda sono avversari tosti ed è difficile prevedere cosa accadrà. Il nostro obiettivo è ottenere il miglior piazzamento possibile e rimanere nella Lega A. Crediamo nei nostri giocatori e speriamo di poter ottenere i risultati che vogliamo”. Sull’assenza del pubblico: “Sarà difficile giocare davanti a tribune vuote”.