Baraonda Juventus: no di Conte, no di Gasp | Non ci resta che lui come ultima speranza

John Elkann, numero uno della Juventus - ansa - calcioinpillole.com
Settimane difficili alla Juventus dopo i no di Conte e di Gasperini. Elkann prepara la rivoluzione: non ci resta che uno solo come ultima speranza.
Davvero complesso capire cosa sta accadendo alla Juventus. John Elkann pensava di affidare ad Antonio Conte la restaurazione di una Signora ferita da una stagione un pò così. E tutto lasciava presagire che potesse andare a finire così.
L’abbraccio tiepido di Conte con De Laurentiis subito dopo la conquista dello scudetto. Le parole dal profumo di addio del presidente del Napoli, i silenzi dell’allenatore salentino. D’un tratto il diefront: Antonio Conte continuerà sulla panchina azzurra.
Così, nel frattempo, mentre Elkann e Giuntoli discutono animatamente e sullo sfondo è in arrivo Comolli come direttore generale, la Juventus, spiazzata dalla scelta di Conte, vira su Gasperini, già bianconero all’alba della sua esperienza da allenatore, nel settore giovanile.
Niente da fare. Comolli, che deve ancora essere ufficializzato dalla Juventus ha un lungo colloquio telefonico Gasperini, come rivela la Gazzetta dello Sport, valuta le due opzioni e sceglie quella romanista. Sono finiti i tempi in cui la Signora è il sogno proibito di chiunque, un punto di arrivo.
Confusione
Così si arriva a giugno con la Juventus che ha un allenatore praticamente bloccato fino al Mondiale per Club, nel frattempo ne sta cercando un altro, ha dato poteri a Chiellini di entrare nella sfera sportiva bianconera, con il futuro di Giuntoli appeso a un filo. Una baraonda.
La confusione va ricercata a monte, in quella visione che la Juventus non ha attualmente. Così, mentre il malumore dei tifosi, già scottati e arrabbiati dall’esperienza di Thiago Motta, prende vita un disperato progetto.
L’ultima idea
Secondo tuttomercatoweb, tra i nomi per il possibile avvicendamento in panchina c’è anche quello di Zinedine Zidane. Attualmente una suggestione, l’ultima idea per rilanciare un progetto tecnico che non c’è in questo momento. In realtà una trattativa complessa, per due motivi.
In primis nessuno è riuscito a convincere Zidane a tornare ad allenare da ormai cinque anni. Dall’ultima esperienza del 2020 con il secondo ciclo al Real Madrid. Zizou, però, sta aspettando la panchina della nazionale francese, che a breve Deschamps lascerà. Ma le vie del mercato, come stiamo vedendo in questo giorni, sono infinite. Sta succedendo di tutto. E il suo esatto contrario.