Barça in Europa League, ecco l’ultima volta e chi era in campo

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Il Barcellona è fuori dalla Champions League. I blaugrana hanno sempre superato la fase a gironi della massima competizione europea dalla stagione 2004\2005 ma stasera a Monaco di Baviera questa striscia positiva si è interrotta. L’ultima volta che il Barça ha giocato l’Europa League quest’ultima si chiamava ancora Coppa UEFA e correva la stagione 2003\2004. Quell’anno gli uomini di Rijkaard non portarono a casa nessun trofeo: la Liga andò al formidabile Valencia che stacco di 5 punti dai catalani, in Copa del Rey uscì col Real Saragozza poi vincitore finale e in Coppa UEFA fu eliminata dal Celtic.

Da allora sono passati più di diciassette anni: tra i giocatori in campo si riconoscono almeno tre bandiere del Barcellona di Guardiola che qualche anno dopo avrebbe vinto tutto. Ma anche due eroi del Triplete e qualche giocatore poi dimenticato da più.

Victor Valdes

A difendere la porta blaugrana quella sfortunata stagione c’era un giovanissimo Victor Valdes, protagonista negli anni successivi dei successi del Barça. Oggi Valdes è di nuovo a Barcellona ma come preparatore dei portieri della squadra B.

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Carles Puyol

Già all’epoca considerato uno degli elementi più prezioso del Barça dal presidente Laporte, Puyol è stato capitano della formazione catalana fino al 2014. Negli anni successivi si è affermato come uno dei difensori più forti d’Europa e uno dei giocatori più titolati tra club e nazionale con 23 trofei vinti in carriera. Dopo il ritiro nel 2014 è stato messo sotto contratto nello staff tecnico del Barcellona. A novembre dello stesso anno ha rifiutato la proposta di Roberto Mancini di diventare suo vice sulla panchina dell’Inter.  Il 5 gennaio 2015 poi annuncia le sue dimissioni dal club catalano in seguito al licenziamento del direttore sportivo Andoni Zubizarreta. Nel marzo 2019 viene scelto come ambasciatore per l’Europeo 2020.

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Rafael Marquez

Altro pilastro del Barcellona di Guardiola, Marquez rimase legato ai colori azulgrana fino al 2010 prima di trasferirsi a New York e poi in Messico, al Leon, per due anni. Il difensore messicano approdò a Verona nel 2014 per vestire la maglia dell’Hellas e nel 2016 il ritorno definitivo in Messico all’Atlas, dove giocò due stagioni. Oggi Marquez è l’allenatore dell’under 16 dell’Alcalà, una squadra di una città vicino Madrid.

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Giovanni Von Bronckhorst 

Il terzino sinistro olandese, protagonista poi del Barça futuro e della sua nazionale, era un punto fermo della formazione 2003\2004. Von Brockhorst ha smesso di giocare a calcio dopo la sconfitta in finale con la Spagna nel mondiale in Sudafrica nel 2010. Oggi l’ex terzino è allenatore dei Rangers dopo anni di esperienza in Olanda e un breve periodo in Cina.

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Michael Reiziger

Già noto in Italia per una sfortunata stagione al Milan (1996\1997), Reizeger giocò a Barcellona per sette stagioni e se ne andò proprio alla fine della 2003\2004. Dopo la lunga esperienza in blaugrana giocò con il Middlesbrourgh e con il PSV per poi intraprendere la carriera di allenatore. Dal 2019 è il vice di Erik Ten Hag sulla panchina dell’Ajax.

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Philipp Cocu

Il mediano olandese era il giocatore più anziano in campo quella stagione con i suoi 34 anni, come Reiziger se ne andò nell’estate 2004 per giocare nel PSV. Una volta ritiratosi nel 2008 rimase ad Eindhoven come allenatore, prima delle giovanili e poi in seconda fino al 2013 quando riuscì a sedersi sulla panchina dei Boeren come primo tecnico. Ultima esperienza nel 2020 in Championship con il Derby County.

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Xavi

Insieme ad Iniesta qualche anno dopo avrebbe formato uno dei centrocampi più belli della storia del calcio moderno. Dopo aver vinto tutto tra Nazionale e Barça, nel 2015 dopo il trionfo in Champions contro la Juventus di Allegri si è trasferito in Giappone per quattro anni. Dopo meno di due anni dall’addio al calcio si è trovato ad allenare quella squadra che lo ha reso grande, chissà se riuscirà a portare a Barcellona anche l’Europa League…

Edgar Davids

Noto soprattutto in Italia per le sue qualità sul campo si trovò a passare in Catalogna per un breve e dimenticabile periodo. Forse proprio da Barcellona comincia l’inesorabile calo della carriera di Davids: dopo aver disputato una delle stagioni più brutte della storia blaugrana tornò in Italia, sponda Inter, poi Tottenham, Ajax e Crystal Palace. Dopo il ritiro nel 2013 viene nominato, nel 2018, allenatore in seconda dell’Under-20 olandese fino 27 aprile. Qualche anno dopo fa da vice al Telstar, in seconda serie olandese e poi siede sulla panchina dell’Olhanense, squadra della terza serie portoghese dalla quale è stato esonerato a luglio.

Andrès Iniesta

Altro giocatore destinato a fare la fortuna del Barcellona negli anni successivi. Centrocampista spesso annoverato tra i migliori mai visti sul rettangolo verde nella storia del calcio, con i blaugrana ha vinto tutto ed ha segnato il goal decisivo nella finale mondiale in Sudafrica nel 2010. Dal 2018 regala spettacolo in Giappone, dove è capitano del Vissel Kobe.

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Luìs Enrique

Storico centrocampista del Barça che chiuse la sua carriera con quella sfortunata stagione. Da allenatore è passato per l’Italia, a Roma, dove ha lasciato dopo una sola stagione sulla panchina giallorossa per poi tornare in Catalogna per regalare il secondo triplete della storia blaugrana nella stagione 2014\2015. Dal 2019 è allenatore della Nazionale spagnola.

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Ronaldinho

Il giovane fenomeno brasiliano era arrivato l’estate prima a Barcellona dal PSG per 30 milioni di euro come seconda scelta a David Beckham. Quell’anno realizzò 19 goal in campionato e fu il protagonista assoluto di quel Barça. Gli anni successivi sono storia nota: dal Pallone d’Oro, passando per la Champions 2005\2006 alla presentazione in un San Siro gremito di tifosi rossoneri nell’estate 2008. Oggi il fenomeno brasiliano non se la passa tanto bene a causa di svariati problemi con la legge che lo hanno colpito dal marzo 2020.

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Javier Saviola

“El conejo” è un altro degli esuberi di quell’estate 2004: venne spedito in prestito ai vicecampioni d’Europa del Monaco e poi a Siviglia dove vinse una Coppa UEFA. Rincasò nella stagione 2005\06 ma non vide il campo per l’abbondanza di attaccanti già presenti e passò l’estate successiva al Real Madrid, dove però non lasciò mai il segno. Dal 2009 al 2015 cambiò 4 squadre: Benfica, Malaga, Olympiakos e una stagione all’Hellas. Saviola ha chiuso la sua carriera nel River nel 2016 e dal 2018 è diventato giocatore di calcio a 5 con la FC Encamp.

(Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)