Belgio, con Qatar 2022 si chiude la generazione d’oro

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(Photo by BRUNO FAHY/BELGA MAG/AFP via Getty Images)

Oggi pomeriggio il Belgio (ore 16) si gioca il tutto per tutto contro la Croazia. Per i Diables Rouges non ci sono alternative alla vittoria per accedere agli ottavi di finale. In caso contrario assisteremo alla fine di un’era, quella di una generazione d’oro, che fece le prime prove alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 per poi fare realmente sul serio come nazionale maggiore dalle qualificazioni a Brasile 2014 fino a oggi. La partita di oggi contro la Croazia sarà fondamentale per il continuo del cammino a Qatar 2022.

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Una delle squadre più anziane

Per età media la squadra è fra le più anziane del Mondiale (27,8 anni di media) e ben 11 convocati sono Over 30. Per molti di essi, pertanto, quella di oggi potrebbe essere l’ultima partita con la Nazionale. Non vedremo sicuramente nel 2025 Vertonghen e Mertens, oggi 35enni, così come Witsel e Alderweireld. Probabile che anche il capitano Eden Hazard lascerà la Nazionale, come fatto intendere nei giorni scorsi in conferenza stampa. Ed è anche da capire la posizione di Kevin De Bruyne, 31 anni, una delle certezze della Nazionale belga che potrebbe continuare la sua esperienza con il Belgio almeno fino al prossimo Mondiale quando avrà 35 anni. Le voci sui dissidi all’interno del Belgio sono finite su tutte le prime pagine durante l’inizio del torneo.

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La nuova generazione del Belgio

La nuova generazione, per quanto non manchino elementi interessanti (Openda, Onana, Doku) non sembra poter essere in grado di ripercorrere le stesse gesta di questo gruppo, capace di ottenere il miglior risultato della storia del Belgio (3° posto a Russia 2018) ma che con ogni probabilità chiuderà con il rimpianto di non aver vinto nulla, nemmeno una UEFA Nations League. Paradossale per una nazionale che è stata per quattro anni al numero uno del ranking FIFA.