Bendtner sul suo passato: “Mi sentivo competitivo solo al casinò”

Bendtner

(Photo by Niels Christian Vilmann / Ritzau Scanpix / AFP) / Denmark OUT (Photo credit should read NIELS CHRISTIAN VILMANN/AFP via Getty Images)

Nicklas Bendtner torna a parlare di sé e del suo passato da calciatore. Ritirato la scorsa estate, il danese nella sua carriera è stato spesso fermato da infortuni e abbattuto da una mancanza di motivazione. Nella sua vita calcistica ha dovuto affrontare momenti difficili, dai tanti stop, alla mancanza di fiducia, fino al gioco d’azzardo. Bendtner è stato intervistato dalla BBC, ed ha parlato di tutto ciò.

Le parole di Bendtner

“Avevo un sacco di infortuni sul campo. Non riuscivo a trovare l’adrenalina che mi serviva, quella che solo giocare davanti a 60mila persone può darti. Non c’era nulla di minimamente paragonabile. L’unico momento in cui mi sentivo così competitivo era quando andavo al casinò. Maggiore era la posta in palio, maggiore era l’adrenalina. Una volta ero sotto di 400mila sterline ma sono riuscito a riprendermi e alla fine della serata ne avevo perse solo 20mila. È stata una situazione terribile e quando sono tornato in hotel e poi a casa ci ho pensato molto e ho capito che era la fine delle mie nottate a scommettere. Non volevo essere solo un altro calciatore che aveva perso tutti quanti i suoi soldi perché non aveva saputo usare il cervello. È stato importante per me riprendermi e tornare alle mie radici”.