Benevento, Foggia: “Missione salvezza. Juve? Nella storia”

Pasquale Foggia

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images for Lega Serie B)

Pasquale Foggia ha parlato della stagione finora disputata dal Benevento, tra il sogno salvezza e le ambizioni future. Le dichiarazioni del direttore sportivo giallorosso ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Bisogna stringere i denti per un altro mesetto da qui alla fine e portare a casa i punti che servono per mettersi al riparo da ogni sorpresa. Se dovessimo raggiungere la salvezza rimarrà nella storia di questo club. Abbiamo fatto due apparizioni in Serie A e la prima non è stata felice, questa invece sarebbe storica come il campionato di serie B dell’anno scorso. Per il Benevento sarebbe una soddisfazione infinita. Salvezza? Tutti dicono anche 37-38, noi puntiamo ai 40 punti per essere sicuri. Poi magari cambieremo idea strada facendo, quando arriveremo verso il traguardo. Se ne serviranno di meno, sarà meglio”.

Su Adolfo Gaich: “Lo seguivo da tempo, l’idea di prenderlo ce l’avevamo sin da marzo dell’anno scorso. Adolfo è un giocatore che mi è sempre piaciuto, giovane ma di grande personalità. L’avevo visto giocare davanti a 50-60mila spettatori, segnare un gol al River senza fare una piega, mostrando la “garra” che serve in campo e fuori. Per me rimane un attaccante che ha ampi margini di miglioramento e neanche lui sa ancora dove può arrivare. Se ci salviamo rimarrà con noi: abbiamo l’opzione per il secondo anno di prestito, senza condizioni. Dipende solo da noi”.

Sui rinnovi: “Ci sono stati già degli approcci, appena sarà possibile ci siederemo a tavolino per parlarne. Oggi è fuori discussione che il sogno da raggiungere è quello di tutti e non quello del singolo. Una volta arrivata la salvezza faremo quello che serve”.

Sulla vittoria contro la Juventus: “Quella foto vale quanto il campionato scorso, è un’immagine che fotografa alla perfezione quello che stiamo facendo. Un’immagine che rimarrà per sempre nella storia di questa città e di questa società. Io e il presidente siamo rimasti a lungo sui gradoni dello stadio dopo il fischio finale senza neanche parlare. E’ stato un momento bellissimo”.