Bologna, l’addio di Pavinato eroe del ’64. ‘Pupillo’ di Angelo Moratti

Bologna, Pavinato

(Photo Andrea Staccioli/Insidefoto)

Nel chiacchiericcio della 26esima giornata di Serie A, è passata un po’ nell’ombra la scomparsa di Mirko Pavinato, 86enne ex capitano e terzino del Bologna. Il difensore di Vicenza militò tra le file dei felsinei dal 1956 al 1966. Il capoluogo emiliano ha pianto la morte di uno degli emblemi del suo calcio, portato via da un problema ai reni con cui lottava. 264 presenze in Serie A e la conquista dello storico scudetto della stagione 1963/64, oltre che protagonista della vittoria nella Mitropa Cup del 1961 e 1962. Era il magico Bologna del bomber ‘Dondolo’ Harald Nielsen. Commovente il ricordo dell’ex compagno di squadra Romano Fogli, per Il Resto del Carlino“Che cosa posso dire? Uno alla volta i miei amici mi stanno lasciando tutti. Ho sempre detto che invecchiare è bello, ma più vai in là con gli anni più è destino che si avvicini la soglia”.

“Era il nostro capitano, e credo di aver detto tutto – prosegue Romano Fogli – fuori dal campo era una persona seria, eccezionale, di quelli vecchio stampo. Poi era buono come il pane: anche troppo. Perché ad esser troppo buoni nella vita poi gli altri se ne approfittano. Franco (Janich, ndr) prendeva in giro tutti, Mirko invece era un tipo più chiuso, dovevi tirargli fuori le parole con le pinze. Ma era squisito e del capitano aveva il carisma”. 

Il Bologna, così come altre società non solo del calcio, hanno ricordato lo storico ex capitano. Prima del match tra Napoli e Bologna, nello stadio Maradona intitolato ad un altro gigante del pallone, è stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Pavinato. Angelo Moratti, presidente dell’Inter dal 1955 al 1968, offrì la cifra record di 300 milioni di lire per portarlo alla Beneamata ma, l’allora presidente Dall’Ara, non volle sentire ragioni. Un pezzo di storia del Bologna che se ne va, un frammento della storia del calcio italiano.