Mihajlovic: “C’è un abisso tra un tipo di arbitraggio e l’altro”

Mihajlovic

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha parlato questa mattina nella consueta conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Genoa.

“Finché contro l’Udinese eravamo 11 contro 11 non c’era stata partita, penso che la avremmo portata a casa quasi sicuramento. Dopo in 10 abbiamo sofferto e alla fine il pareggio è stato giusto. Mi rode aver preso gol nel recupero, ma se lo avessimo preso prima magari avremmo anche perso. Ho parlato anche con i ragazzi, ho fatto i complimenti per il primo tempo e per come abbiamo difeso nel secondo. Quello che dobbiamo migliorare è il giocare in 10, perché non possiamo smettere di attaccare e pensare solo a difendere. Sono sicuro che se in quel momento fossimo stati in svantaggio avremmo provato a offendere. La mia squadra deve continuare a giocare a calcio, anche in 10, prendendosi qualche rischio in più per vincere. Questa deve essere la mentalità”. 

Mihajlovic e la questione arbitraggio

“Con l’arbitro mi sono arrabbiato perché ho avuto la fortuna o sfortuna di assistere la settimana prima all’arbitraggio di Orsato e ho visto quanto parla con i giocatori, come spiega le situazioni. Ayroldi nei primi 10/20 minuti non fischiava e mi piaceva, poi ha iniziato a fischiare tutto. C’è un abisso tra un tipo di arbitraggio e l’altro e non mi sembra giusto che in serie A ci sia questa differenza. L’arbitro deve avere una buona gestione psicologica della gara, tutti sono buoni ad ammonire, ma bisogna anche capire i momenti. Non esiste che ogni fallo sia un’ammonizione. In squadra non ho dei picchiatori, giochiamo a calcio e non andiamo a menare. Gli arbitri dovrebbero fare tutti come Orsato: spiegare, capire le situazioni. Io ho fiducia negli arbitri, so che abbiamo arbitri bravi, però a volte certa cose non mi stanno bene e non posso star zitto. Cerco di spiegare il mio punto di vista e credo che molti del nostro ambiente lo condividano”.

La stanchezza dei giocatori secondo Mihajlovic

“Sono tutti stanchi. E’ la terza partita in sei giorni e so che non tutti possono darmi il 100% per 90 minuti, ma gli chiedo di darmelo per il tempo che riescono. Faremo qualche cambio sicuramente. In difesa siamo un po’ in difficoltà. Dijks è da un anno che non gioca, e alla terza partita in sei giorni rischia di farsi male, poi Calabresi… Sicuramente cambieremo qualcosa ma so che tutti daranno il massimo. Non penso che De Silvestri possa recuperare”.

L’arrivo di Soumaoro

Abbiamo preso Soumaoro perché è andato via Denswil, per ora è un cambio numerico. Lo conosciamo dall’anno scorso, contro di noi fece bene. Però negli ultimi tempi ha giocato poco. Ora come gerarchie parte dietro Danilo, Tomiyasu, Paz… Poi nel tempo se sarà bravo a scalarle vedremo. Per ora ha fatto 3 partite in campionato e 3 in Europa League, sicuramente fisicamente non sta ancora bene, anche pensando al tipo di gioco che facciamo. Faccio il mio in bocca al lupo a Denswil perché è un grande professionista che qui non ha trovato spazio ma è un ragazzo d’oro”.

Mihajlovic sull’avversario

“Il Genoa è una buona squadra. Ha 12 punti perciò è come tutte le altre una partita difficile. Noi andiamo la per vincere, seguendo i nostri principi, convinti che giocando come stiamo facendo otterremo buoni risultati. Sarà una partita combattuta, loro hanno buoni giocatori, ma non ci preoccupiamo più di tanto dell’avversario. Io penso più alla mia squadra. Ho visto il nuovo allenatore, qualche cambio, ho visto Destro che finalmente è tornato a far gol e sono contento…è anche diventato papà. Quando si diventa genitori ci si sveglia, si fa tutto per i figli. Sono contento per lui, spero che domani non segni però o che lo faccia quando noi saremo già in vantaggio”.