Bologna, Mihajlovic: “Dobbiamo avere equilibrio, Arnautovic non ci sarà”

Mihajlovic

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro la Fiorentina. Le sue dichiarazioni:

SULLA GARA COME SCONTRO DIRETTO:Noi dobbiamo avere equilibrio. Serve l’euforia, ma va gestito tutto perché nei momenti belli si rischia che salga molto. Il serbatoio emozionale è importante, quando l’euforia sale tanto va messa nel serbatoio perché ci saranno momenti in cui le cose andranno peggio e lì servirà attingere. Ci sono ancora tante partite, l’entusiasmo va bene ma dobbiamo gestirlo. Non possiamo vivere in un ascensore emozionale. I ragazzi lo sanno”.

SU ARNAUTOVIC:Non dipende da me, sicuramente domani non ci sarà, sente fastidio. Gli esami hanno escluso lo stiramento ma sente dolore. Per noi è importante e preferisco fargli saltare qualche partita che rischiare di perderlo qualche mese. Spero recuperi per la prossima ma dobbiamo vedere. Non ci pensiamo oggi, ci sono cose più importanti”.

SU IRRATI:Dobbiamo crescere molto in Italia. C’è sempre la cultura del sospetto. Si pensa sempre male. Irrati è di Firenze? Non c’entra. Gli arbitri possono sbagliare così come posso sbagliare io, spesso non so nemmeno chi arbitra e lo chiedo solo quando arrivo allo stadio. Non possiamo perdere energie sulle cose che non possiamo controllare”.

SULLA FIORENTINA:Loro giocano a ritmi alti ma anche noi, sicuramente ci aspetta un’altra partita rispetto alla Roma. Sono più intensi e aggressivi rispetto a Roma e Lazio. Come in tutte le cose ci sono pregi e difetti, quindi correranno dei rischi e noi dovremo essere concentrati in fase difensiva cercando poi di fare male sui loro difetti. Come attaccare? Dipende anche dagli avversari, sappiamo ad esempio che Barrow è più bravo ad attaccare la profondità che difendere la palla”.

SU VLAHOVIC:Non mi piace parlare degli avversari ma siccome è serbo lo faccio. Mi piace molto, ha gli attributi, non a caso viene dalla Serbia, lì certe cose te le danno in omaggio. Ha fame, rabbia, non si accontenta. Sono contento per la mia nazionale. Paura? No, è una partita di calcio e non si può avere paura. La paura comunque non è un sentimento negativo e ti fa tenere i piedi per terra. Cercheremo di ingabbiarlo bene anche se sappiamo che sarà un compito difficile”.