Bologna, Mihajlovic: “Domani saremo 11 in campo come l’Inter”

Mihajlovic

(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

Tra contagi Covid e allenamenti il Bologna prepara il match contro l’Inter, in programma domani alle 12:30 allo Stadio Renato Dall’Ara. Sinisa Mihajlovic ha presentato Bologna-Inter parlando della situazione attuale della sua squadra. Le sue parole in conferenza.

Bologna coi giocatori contati. Bisogna imparare a convivere col Covid?

“Il nostro è un gruppo meraviglioso, positivo e ambizioso, ma non mi aspettavo che tutta questa positività diventasse anche virale. La vita non si vive in assenza dei problemi, ma nonostante i problemi. Se ne esce esattamente come dopo una sconfitta. Serve equilibrio mentale e fisico. Abbiamo 8 positivi, due infortunati e due in coppa d’Africa. In questi giorni sono l’allenatore più pagato al mondo perché alleno la primavera e guadagno un sacco di soldi. Noi la prepariamo e la giochiamo, ma è un doppio lavoro perché ogni giorno ti svegli e devi ricominciare da capo. Noi domani saremo in 11 in campo così come loro, non ci sono alibi. Siamo comunque inferiori all’Inter, anche al completo. Sappiamo che quando giochiamo contro l’Inter dobbiamo fare una grande partita, a prescindere dalle assenze. Il calcio è strano, sappiamo che tutte le partite cominciano sullo 0-0. Io sono tranquillo e sereno, vedremo quello che succederà. Giocheremo a casa nostra e dobbiamo anche vendicare quei sei gol presi all’andata. Ce la giochiamo: il calcio è bello proprio perché non c’è mai nulla di scontato. Bisogna pensare positivo e andare avanti, non c’è altra scelta”.

Cosa pensa Mihajlovic della Serie A in questo momento? Deve andare avanti?

“Non ve lo so dire. Io cerco sempre di pensare positivo, ma vedo che tanti altri sport li hanno fermati tutti. C’è però anche da considerare che non ci sono tante date disponibili. Io preparerò le partite come se si dovesse giocare, poi mi adatterò in base a quello che succederà”.

Mancherà Barrow domani: occasione per Orsolini?

“Non penso che sarà un’occasione importante soltanto per Orsolini. Nel calcio si gioca in undici, poi si cambia di continuo. Io penso che questa sia un’occasione per farsi vedere per tutti i miei giocatori, sia perché siamo contati sia perché abbiamo tante partite ravvicinate, ma i ragazzi hanno fatto bene anche in allenamento. Le difficoltà sono tante, però credo che per tutti loro sia importante questa possibilità per farsi notare. Io vedo la partita di domani molto positiva per tanti motivi”.

Come pensa di ovviare all’assenza di Medel?

“Per forza di cose ci sarà qualche sorpresa, ma cercheremo di cambiare il meno possibile. Sono convinto che chi giocherà darà il massimo”.

Come valuta la stagione di Medel?

“Sta facendo bene. È stato uno dei giocatori più positivi di questo girone d’andata. Lui è un leader e guida la difesa con personalità. Perdiamo molto sicuramente con il suo stop. La vita è così, ci arrangeremo e speriamo di recuperare lui come tutti gli altri il prima possibile. Domani avrebbe dovuto giocare davanti alla difesa ma visto quanto è successo troveremo un’altra soluzione”.

Riguardo il calciomercato: cosa chiede alla società?

“Non voglio parlare di mercato. Io alleno i giocatori che la società mi mette a disposizione e sinceramente il mercato non è il mio pensiero principale. Sono concentrato sulla partita”.

 Come sono stati i primi giorni di Bazzani nel suo staff?

“Abbiamo perso un membro importante dello staff, che ha scelto di fare un altro percorso con la nazionale uruguaiana. Gli auguro che tutti i suoi sogni si avvereranno. Abbiamo fatto diversi colloqui con varie persone e alla fine ho scelto Fabio. È nato a Bologna ed è una persona competente che ci può dare una grossa mano nel lavoro di tutti i giorni. Sono sicuro che Fabio farà bene, è appena arrivato e deve ancora assimilare bene i nostri principi ma la cosa importante è la tanta voglia che ha di fare”.

C’è qualche giocatore destinato al prestito in altri club per crescere?

“Dipende anche dalla volontà del giocatore. I miei consigli sono sempre quelli di andare e giocare, in modo da crearsi possibilità per il futuro facendosi vedere. Però questo dipende molto dal carattere e dagli obiettivi del giocatore. In generale è meglio che i giocatori che sono nel Bologna crescano anche giocando altrove: un esempio è Van Hooijdonk. Al momento però nessun giocatore è venuto a parlarmi di questa necessità”

Il commento sulla difficile situazione del Catania

“Catania è una città meravigliosa in cui ho passato un bellissimo periodo. Mi dispiace per la situazione che colpirebbe una città come questa. Io abitavo in un hotel in cui ogni mattina i pescatori mi chiedevano cosa volessi mangiare e andavano in mare per farmelo trovare a cena. Lì c’è gente di cuore e non posso che dispiacermi se non si dovesse trovare una soluzione. Dopo il mio addio hanno costruito anche un bellissimo centro sportivo. Non ho seguito benissimo la vicenda, ma sicuramente mi dispiacerebbe se la storia finisse”.

Sulla questione Djokovic no-vax

“Se lo hanno inviato avranno qualche buon motivo. Lui è il numero uno del mondo. Fa quello che pensa sia giusto fare, poi la responsabilità non so di chi sia. Se lo hanno invitato e gli hanno dato il permesso di giocare, non vedo il motivo per cui lui non dovrebbe farlo. Non conosco bene le regole relative a questa cosa, ma penso che per il tennis è giusto che ci vada”.