Brescia, Inzaghi diviso tra il Perugia e il lieto arrivo

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Nella sua carriera da calciatore, Filippo Inzaghi si è tolto ogni tipo di soddisfazione: il Mondiale con l’Italia, il titolo di capocannoniere in Serie A, gli Scudetti sia con il Milan che con la Juventus, la Champions League con tanto di gol in finale. Anche da tecnico il suo curriculum si sta arricchendo sempre di più, dopo Venezia e Bologna è passato al Benevento dove, con Le Streghe, ha conquistato la promozione in massima serie. Anche quest’anno il tecnico sta facendo bene, infatti il suo Brescia è in piena corsa Playoff. Proprio in queste ore però, il tecnico e la sua compagna Angela Robusti, aspettano la vittoria più bella: la nascita di loro figlio.

La notizia della gravidanza era stata annunciata proprio dal tecnico mesi fa sui propri social. Oggi durante la conferenza stampa pre partita, ai microfoni di bresciaingol.com, il tecnico ha parlato del match che attende i suoi e di quanto lui abbia il cuore diviso in due, in attesa del lieto evento.

Ho rivisto la gara con il Como e i dati ovvero 15 angoli, 70% di possesso, 16 tiri in porta, mi hanno fatto capire che la prestazione c’è stata. Abbiamo commesso degli errori, che dobbiamo evitare. Andiamo ad affrontare un avversario forte: il Perugia a Benevento meritava di vincere, ha vinto a Cremona e su un campo così non si vince a caso. Siamo consci della nostra forza, bisogna andare a giocarcela contro chiunque.

Bisogna lavorare sempre in generale cercando di eliminare i difetti. Lo fanno anche le grandi squadre: se lo fanno Inter e Juventus, a maggior ragione noi. Vogliamo migliorare. Dopo Como, tutti avremmo voluto giocare il giorno dopo e non fare la sosta, ma dobbiamo pensare a un discorso globale, non solo all’ultima gara. La gente è la prima a essere realista: non possiamo vincerle tutte, ne perderemo altre, ma possiamo divertirci ”.

A fine conferenza e non certo per importanza, Inzaghi ha espresso tutta la sua gioia in attesa del lieto arrivo: “Mi auguro che mi aspetti e che non nasca mentre sono a Perugia. Ora sto pensando alla partita, ma è chiaro che un genitore non vede l’ora che un figlio nasca”.