Juve, senti Buffon: “Ogni settimana un caso, su Bonucci e Pogba dico che…”

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(Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Gianluigi Buffon, capodelegazione della Nazionale Italiana ed ex portiere della Juve, ha analizzato il momento dei bianconeri e in particolare i casi relativi a Bonucci e Pogba. Le dichiarazioni a DAZN nel programma Supertele.

Juve, le parole di Buffon

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

“La Juve sta attraversando un periodo nel quale ogni settimana c’è un caso. Così è impossibile annoiarsi. La miglior medicina in situazioni del genere sono le prestazioni e le vittorie come quelle contro la Lazio perché danno fiducia e relegano nei bassifondi le polemiche. La Juve poteva competere per lo scudetto già lo scorso anno, ma a causa delle vicissitudini che ha affrontato, non è mai stata in corsa. Adesso ha la stessa squadra e ne vedo poche di rose così competitive. L’Inter forse è più completa, ma ha gli impegni in Champions che peseranno, mentre Allegri potrà preparare un incontro a settimana. Cosa mi sento di dire delle vicende di Pogba e Bonucci? È un dispiacere quello che è successo a entrambi perché li conosco e conoscevo bene la Juve, visto che ora a parte il mister e un paio di figure tutto è stato stravolto. Non conoscendo le persone che guidano adesso la società, però, non voglio sputare sentenze. Essendo andati nel campionato arabo tanti giocatori di livello, il movimento europeo si è equilibrato”.

Buffon analizza il derby di Milano 

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

“L’Inter e il Milan in giornata possono vincere contro chiunque, anche contro il City e il Real. Avere delle possibilità di alzare la Champions è bellissimo. Il derby di Milano? Il Milan arrivava da tre vittorie consecutive e secondo me ha fatto bene a non snaturarsi, a giocare la partita con il suo credo. Inter ha meritato la vittoria, che alla fine è stata netta e schiacciante, ma l’indirizzo all’incontro lo hanno dato i dettagli, tutti favorevoli ai nerazzurri. Tra le due formazioni non c’è un divario così abissale come il 5-1 farebbe intendere”.