Cagliari, Semplici: “Domani non è l’ultima spiaggia”

Semplici

(Foto Piero Cruciatti / LaPresse)

Il Cagliari domani sarà impegnato nella sfida salvezza contro il Parma. Una partita da ultima spiaggia, ma non secondo il proprio allenatore Leonardo Semplici. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa:

“Le parole del presidente sono giuste, sta a noi fare i fatti e uscire da questa situazione. Il campionato non è stato soddisfacente, però noi ci crediamo: i ragazzi soffrono di questa situazione, sono i primi a capire il momento e a volere risalire la classifica”.

“Non abbiamo niente da perdere, sta a noi capovolgere questo momento”.

“A La Spezia abbiamo avuto tre occasioni da gol nei primi dieci minuti, ma dobbiamo essere bravi a distribuire le forze nell’intera partita per cercare di fare meno errori, producendo occasioni redditizie per quanto riguarda il risultato”.

“Non ho bisogno di stimoli particolari, sono gli stessi fin dal primo momento in cui mi ha chiamato il presidente. Da parte mia c’è la massima attenzione, il massimo rispetto verso la società e i tifosi. Darò ogni goccia di sangue per questa salvezza, cerco di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno”.

“Non mi sento assolutamente tradito, quando subentri trovi una situazione difficile e, non avendo scelto nessun giocatore sul mercato, devi solo provare a guarire il malato. Sapevamo che dopo i primi risultati la cura non era finita, le prestazioni delle ultime giornate però non sono state così cattive. Io ho grande fiducia nei ragazzi”.

“Crediamo di poter raggiungere l’obiettivo tutti insieme, smentiamo tutto quello che dicono di noi. Ma non mi sento tradito, sono i migliori giocatori che posso allenare, lo ripeto. Sono ottimi uomini i miei ragazzi”.

“Su Nandez da quando sono arrivato ha giocato esterno perché ha grande corsa: è normale debba migliorare la fase difensiva a tutta fascia, ma lui mi ha dato grande disponibilità. Sta solo a lui credere in quello che proponiamo in modo tale che si possa esprimere in un ruolo quasi nuovo, anche se lo fa in nazionale, e con il lavoro migliorerà anche la fase difensiva”.

“I ragazzi percepiscono il momento. È normale avere questa sensazione e sta a me cercare di far vivere questa pressione nella maniera giusta, ma anche con un pizzico di consapevolezza che solo con la prestazione arriverà il risultato, mettendo in campo il carattere già visto domenica anche a Milano contro l’Inter. Con questa mentalità possiamo pensare di salvarci”.