Cagliari, Semplici: “Ho parlato con la squadra. Nainggolan decisivo”

(Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Leonardo Semplici ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro il Crotone. Le dichiarazioni dell’allenatore del Cagliari: “Giocano da anni con lo stesso allenatore, è una squadra con un filo logico e ha giocatori di qualità. Sarà una partita difficile, ma credo che la loro organizzazione dovrà essere ribattuta con la nostra determinazione e la voglia di fare il risultato. Ora le parole non bastano più, servono fatti e proveremo già da domani a fare questo. Per quanto riguarda la squadra l’ho trovata con il morale un po’ basso, il lavoro più grosso è stato dal punto di vista psicologico. Ho cercato di portare 2 o 3 principi che vorrei vedere già da domani, senza stravolgere troppo quello che è stato fatto prima. Dobbiamo far uscire le varie qualità dei calciatori”.

Su Nainggolan e Pavoletti: “Radja è un elemento importante per questa squadra, sta migliorando la sua condizione. Mi auguro che il suo minutaggio migliori sempre più, magari già da Crotone. Giocherà in una posizione più arretrata, poi vedremo dove di preciso: deve essere messo in condizione di dare il massimo. I giocatori mi hanno dato tutti disponibilità, se fino oggi avevano dato 100 e non è bastato ora devono dare di più compreso il sottoscritto. Pavoletti non lo scopriamo certo oggi. Cercherò di utilizzarlo in base alla sua condizione fisica, ma è un giocatore importante ora e per il futuro del Cagliari. La situazione dei 5 cambi è molto importante: per me tutti partono alla pari e i 5 cambi mi danno modo di sfruttare tutta la rosa a disposizione. Joao lo vedo attaccante, poi a seconda dei momenti può fare bene in altri ruoli: lo voglio vicino alla porta però, il gol è quello che gli riesce meglio. Dovremo essere bravi a noi a mettere in condizione gli attaccanti per avere più opportunità”.

Sul calendario: “Finora non avevo mai vissuto il calcio nel periodo Covid, già fare quattro tamponi alla settimana è una novità per me. Giocare senza pubblico specialmente per una squadra come il Cagliari è difficile, mi auguro che si possa tornare presto alla normalità. C’è la voglia di raggiungere l’obiettivo e dimostrare le mie e le competenze dello staff per tirare fuori la squadra da questa posizione. Da allenatore è normale che uno vorrebbe una settimana intera di lavoro per preparare una partita, magari anche 20 giorni (sorride, ndr). Io e il mio staff eravamo già decisi su cosa insistere e cosa portare, nonostante le partite ravvicinate cercheremo di trasferire le cose che ci siamo prefissati e provare a migliorarle”. E sul morale della squadra: “In questo momento ho cercato di parlare con tutto il gruppo e capire i problemi. Ho cercato di far capire l’importanza del momento e che la scintilla per far cambiare le cose deve arrivare da noi. C’è bisogno di tirare fuori quel qualcosa in più per cambiare il senso della stagione. Sono 15 partite importanti e solo con la prestazione di ognuno di loro potremmo arrivare alla prestazione e al risultato. C’è da fare i fatti, non c’è più da parlare. Credo che giocando con due esterni così ci saranno più cross e più uno contro uno. Questo vale per le caratteristiche dei singoli: abbiamo giocatori bravi di testa e più palloni mettiamo in area, più facili saranno le possibilità di fare gol. In questi pochi allenamenti abbiamo cercato di dare valore alle qualità dei ragazzi ed esaltarle”.