Calcio giovanile, Galli: “In Italia manca programmazione”

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Negli ultimi anni il calcio giovanile italiano ha subìto un netto ridimensionamento, nonostante, ad esempio, la qualificazione del Milan Primavera alla Final Four di Youth League. A proposito di questo problema, Filippo Galli, che dal 2009 al 2018 è stato responsabile del settore giovanile rossonero, ha parlato a La Stampa.

Calcio giovanile, le parole di Galli

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Parole pesanti quelle di Galli, che conosce da vicino il mondo del calcio giovanile. Queste le sue dichiarazioni: “Sento parlare di un eccesso di possesso palla nei settori giovanili. Ma non mi sembra proprio che sia questo il problema. Anzi, vedo ancora troppe squadre con un atteggiamento speculativo che pensano poco al gioco offensivo, concentrate esclusivamente sul risultato. Manca programmazione. Nei vivai quasi tutti gli allenatori hanno contratti annuali, quindi il primo pensiero è cercare la conferma attraverso il risultato immediato. La conseguenza è affidarsi a un atteggiamento speculativo che penalizza soprattutto gli attaccanti. Invece occorre comandare il gioco per mettere le punte in condizione di esprimersi“.