Calciomercato Juventus: Vlahovic e Kolo Muani non sono il problema

Calciomercato Juventus: Vlahovic e Kolo Muani non sono il problema (LaPresse) - calcioinpillole.com

Il calciomercato della Juventus ruota intorno a due nomi che infiammano il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori: Dusan Vlahovic e Randal Kolo Muani. Le voci sono insistenti, tra chi immagina la partenza del serbo, chi spera nel ritorno del francese e chi addirittura ipotizza una convivenza con Jonathan David. La sensazione, però, è che questa vicenda, pur essendo molto chiacchierata sui mezzi di informazione sportiva, non rappresenti la questione più urgente per la Juventus di Igor Tudor.

Dal punto di vista tecnico, infatti, qualunque scenario si concretizzi, la squadra si ritroverebbe comunque con due punte di livello internazionale, o addirittura tre. In sostanza, l’attacco, al netto delle valutazioni economiche legate al bilancio, offre garanzie sufficienti. È altrove che emergono le vere criticità, quelle che la dirigenza bianconera dovrà provare a risolvere negli ultimi giorni di mercato.

Calciomercato Juventus, quali sono le criticità attuali per Tudor

La prima riguarda gli esterni difensivi. La rosa, in questo momento, è ridotta all’osso: con Cambiaso fermo per squalifica e Cabal e Savona ai box per infortunio, a Tudor restano a disposizione soltanto Joao Mario e Rouhi come specialisti di ruolo. Il resto è fatto di adattamenti forzati, da Kalulu a Kelly, passando per McKennie. Una situazione che evidenzia tutta l’urgenza di un intervento mirato, senza il quale il tecnico rischia di dover affrontare un avvio di stagione in costante emergenza.

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Calciomercato Juventus: Vlahovic e Kolo Muani non sono il problema (LaPresse) – calcioinpillole.com

Non meno delicata è la questione degli esterni offensivi. Qui il problema non è soltanto numerico ma anche qualitativo. Ad oggi, il reparto può contare su Kostic, Nico Gonzalez e Conceição, con McKennie, Miretti e Adzic utilizzabili all’occorrenza. Troppe poche alternative per una squadra che vuole competere ai massimi livelli e che ha bisogno di maggiore imprevedibilità e profondità sulle corsie. Non a caso, nelle ultime settimane la Juventus ha sondato diversi profili, da Molina dell’Atletico Madrid a Saelemaekers del Milan, fino a Zhegrova del Lille. In parallelo, resta aperto il discorso legato alla possibile uscita di Nico Gonzalez, che potrebbe finanziare uno degli innesti in entrata.

Il centrocampo non se la passa meglio. Al netto della presenza di giocatori solidi come Locatelli, Thuram e Koopmeiners, le alternative non sono molte e, soprattutto, manca un vero regista. È il vuoto che la Juventus si porta dietro dai tempi di Pjanic e che Douglas Luiz avrebbe potuto colmare, prima della sua partenza. Oggi, invece, Tudor si trova con un reparto in grado di reggere nell’immediato ma che rischia di pagare a caro prezzo la mancanza di un interprete capace di dettare i tempi e alzare il livello complessivo del gioco.

Ecco perché, a sei giorni dalla chiusura del mercato, la priorità della Juventus non è tanto decidere il futuro di Vlahovic o la fattibilità dell’operazione Kolo Muani. La vera sfida per la dirigenza bianconera è costruire una rosa equilibrata, in grado di offrire alternative reali in ogni reparto e non soltanto in attacco. Perché avere due o tre grandi bomber non basta se mancano gli uomini giusti sulle fasce e in mezzo al campo.