Casa Azzurri, arrivo a Roma e pochi dubbi per Mancini

L’arrivo a Roma

Dopo l’ultimo allenamento a Coverciano ieri pomeriggio, oggi la Nazionale Italiana arriva a Roma, dove domani farà il suo debutto ad Euro2020. Allo Stadio Olimpico (ore 21.00), dopo la cerimonia di inaugurazione, l’Italia sfiderà la Turchia per il primo match della competizione e del Gruppo A. Sarà fondamentale partire con il piede giusto, per una Nazionale capace di riaccendere l’entusiasmo e, con esso, di aver creato delle aspettative che rischiano di diventare pressioni. Ieri ne ha parlato anche Manuel Locatelli, ricordando però che le responsabilità non devono far paura ad un gruppo tanto coeso.

Le certezze di Mancini

E che, nella testa di Mancini, sta trovando una sua forma ideale. Pochi i dubbi, in questa vigilia, sulla formazione da mandare in campo contro i turchi. In porta, ovviamente, Donnarumma, davanti al quale il ct schiererà la linea a quattro più rodata: Spinazzola, Chiellini, Bonucci e Florenzi, che dopo due giorni è tornato a lavorare in gruppo, svolgendo ieri una seduta completa. In mezzo al campo, come successo contro la Repubblica Ceca, il trio formato da Barella, Jorginho e Locatelli, che avrà il difficile compito di non far rimpiangere Verratti, il metronomo azzurro. Davanti, largo al tridente con Insigne, Immobile e Berardi, al momento quello assortito meglio.

Casa Azzurri

Unico indisponibile, come detto, Verratti: la speranza di Mancini è di riaverlo a disposizione per il match del 16 giugno contro la Svizzera. Ieri, intanto, a Roma, Quartiere Prati, la sindaca Virginia Raggi, insieme al presidente della FIGC Gabriele Gravina e ai Ministri Giorgetti e Garavaglia, ha aperto le porte “Casa Azzurri“. Fino al 20 giugno ospiterà stampa, tavole rotonde, tifosi e vip, tra maxi schermi, una birreria e tanti spazi per vivere insieme le partite dell’Italia. Non solo, perché tifosi e appassionati avranno anche la possibilità di visitare una mostra con immagini e cimeli della Nazionale, una “galleria azzurra” divisa in quattro sezioni e curata da Matteo Marani, presidente della Fondazione del Museo del Calcio Italiano.