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Cavani, Higuain, Mertens, Osimhen: la storia dei bomber di De Laurentiis

Tanta, se non tutta, la fortuna del Napoli di De Laurentiis è dovuta agli attaccanti passati in azzurro nell’era dell’imprenditore della Filmauro. Dalla Serie C alla Champions League, dalle trasferte sui campi del Sora o del Giulianova a quelle contro il PSG, Real Madrid e Manchester City. Da Calaiò a Lavezzi, da Cavani ad Higuain, dallo sfortunato Milik fino a Mertens ed Osimhen: la storia dei bomber di De Laurentiis è piena di successi.

I predecessori dei grandi bomber

Il Napoli di De Laurentiis nasce nel 2004 in Serie C ed il primo bomber su cui punta il direttore Pierpaolo Marino è Roberto Sosa, El Pampa, regalo dell’amico Pozzo dell’Udinese per aiutare il Napoli a rinascere dopo il fallimento della vecchia società. Sosa, con l’aiuto dell’esperto di Serie C Massimiliano Varricchio e del giovanissimo Nicola Pozzi in prestito dal Milan, ma infortunatosi quasi subito, non basta. Il Napoli interviene sul mercato a gennaio portando in azzurro Emanuele Calaiò dal Pescara. Con i gol dei due e le giocate di Ignacio Pià il Napoli di Edy Reja torna in Serie B.

Bildnummer: 02523824 Datum: 07.12.2006 Copyright: imago/IPA Photo
Roberto Carlos Sosa (Neapel)

In cadetteria, a Roberto Sosa, Emanuele Calaiò e Ignacio Pià, si affiancano Christian Bucchi e Roberto De Zerbi, futuro allenatore del Sassuolo. Sono sempre i gol di Emanuele Calaiò, però, a fare la differenza: l’attaccante palermitano segnerà 14 gol in 38 presenze riportando il Napoli in Serie A.

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Emanuele Calaio (Neapel, li.)

Il Napoli finalmente ritornato nel calcio che conta punta forte su Marcelo Zalayeta e su un giovane argentino arrivato dal San Lorenzo, Ezequiel Lavezzi, El PochoNon proprio un bomber, ma un attaccante veloce e dal dribbling fulmineo, capace di far impazzire le difese avversarie. Lavezzi arriverà a Napoli nell’estate del 2007 per circa 5,6 milioni di euro e ripartirà cinque anni dopo per circa 30 milioni di euro con destinazione PSG. Con le sue giocate il Napoli tornerà in Europa.

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Ezequiel LAVEZZI (Napoli) goal celebration – Serie A

Nel frattempo, però, De Laurentiis aveva abbozzato i primi tentativi di costruirsi un bomber. Il primo tentativo fu Fabio Quagliarella. L’obiettivo di Pierpaolo Marino era quello di formare un trio d’attacco tutto “partenopeo” con Quagliarella, Totò Di Natale e l’oramai scugnizzo Lavezzi. L’obiettivo fallì perché il napoletano Di Natale era ormai troppo legato al Friuli ed all’Udinese, mentre Quagliarella non ebbe fortuna nella sua terra natìa: la pressione di Napoli e la brutta vicenda del poliziotto stalker fecero fallire una bella storia che poteva essere e non fu.

Fallito il tentativo del trio napoletano, De Laurentiis in persona insistette per il colpo Edinson Cavani e l’arrivo dell’uruguaiano segnò la svolta.

Il primo bomber: Edinson Cavani

La storia dei bomber di De Laurentiis inizia con un uruguaiano. Il primo bomber del Napoli di De Laurentiis fu Edinson Cavani. L’uruguaiano arrivò dal Palermo nell’estate del 2010 per una cifra totale di 17 milioni di euro diluiti in due anni.

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Esultanza dopo il gol Edinson Cavani Napoli,

Al suo arrivo non era ancora una prima punta, ma Mazzarri lo trasformò in un autentico bomber ed i suoi numeri in azzurro furono strabilianti: 104 gol in 138 partite. Numeri che cambiarono la storia del Napoli passato da una buona squadra di metà classifica ad un top team italiano sempre presente nelle competizioni europee. La storia di Cavani in azzurro durò tre anni: nell’estate del 2013 il PSG, dopo Lavezzi, portò in Francia anche Cavani. L’incasso di De Laurentiis ammontò a circa 65 milioni di euro per una plusvalenza di quasi 50 milioni di euro. Bomber ed affare di mercato numero uno.

Il secondo bomber: Gonzalo Higuain

De Laurentiis girò l’incasso della cessione di Edinson Cavani direttamente nelle casse del Real Madrid per assicurarsi Raùl Albiol, José Maria Callejon e, soprattutto, Gonzalo Higuain. Loro tre, con l’arrivo di Rafa Benitéz, contribuirono a fare del Napoli una squadra internazionale che con i gol di Higuain e l’arrivo, nel frattempo, di Maurizio Sarri, cominciò a sognare lo Scudetto.

Gonzalo Higuain Napoli Per AVER superato I 36 Gol in Campionati
cesarexpurini

Sogno sfiorato ed infranto proprio dai gol di Higuain con la maglia della Juventus, ma questa è un’altra storia. La storia di Higuain con il Napoli, invece, durò tre anni come quella di Cavani: dal 2013 al 2016 quando si trasferì alla Juventus per 90 milioni di euro assicurando altri 50 milioni di euro di plusvalenza a De Laurentiis e lasciando il ricordo di 91 gol in 146 presenze.

Sfortuna Milik e la nascita di “Ciro” Mertens

All’addio di Gonzalo Higuain e dopo i 100 milioni di plusvalenza assicuratosi con la cessione dell’argentino e di Cavani, De Laurentiis iniziò a prenderci gusto e puntò sul giovane Arkadiusz Milik. Il polacco si trasferisce in azzurro a 22 anni e per 32 milioni di euro girati nelle casse dell’Ajax. La sua storia a Napoli, però, è segnata dalla sfortuna: inizia forte con gol e assist, ma dopo soli due mesi in azzurro si rompe il legamento crociato restando in infermeria per più di 4 mesi. L’inizio della stagione successiva ripercorre la prima: Milik si rivede in campo, si rivedono le sue potenzialità, ma dopo un mese si rompe l’altro ginocchio e resta fuori per quasi tutta la stagione.

Photo Cesare Purini / Insidefoto CesarexPurini

Milik era un’altra mossa azzeccata da De Laurentiis. Il polacco ha tutte le caratteristiche dell’attaccante moderno: corsa, tecnica, fisico, colpo di testa ed un grande sinistro. Gli manca solo la continuità rubatagli dagli infortuni. La sfortuna di Milik, che comunque segnerà 48 gol in 122 presenze di Napoli, fa sì che il Napoli e Sarri scoprano la vena realizzativa di quello che si credeva essere un esterno offensivo: Dries Mertens.

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Il belga viene riadattato a punta centrale e la sua carriera prende la piega del bomber. Napoli inizia ad amarlo e Dries diventa Ciro. Mertens diventerà il più grande bomber di tutti i tempi con la maglia del Napoli segnando 135 gol in 357 presenze. Dato tutt’ora in aggiornamento.

Il bomber del futuro: Victor Osimhen

Mertens è il bomber del presente e della storia del Napoli, ma ce n’è già un altro che corre veloce come una gazzella e segna tanto come il bomber del presente e del futuro azzurro: Victor Osimhen. Il nigeriano arriva dal Lille all’ombra del Vesuvio per una cifra di 70 milioni di euro più 10 di bonus. I 70 milioni saranno poi ammorbiditi dalle cessioni di Karnezis e altri tre giovani della Primavera azzurra al Lille per circa 20 milioni di euro.

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Dopo un’iniziale diffidenza e qualche infortunio di troppo, Osimhen ha già conquistato Napoli ed il Napoli a suon di gol. Per il momento per lui 10 gol in 21 presenze, ma corsa, velocità, passo felpato, tecnica, fisico caratteristiche generali fanno sognare numeri degni dei suoi predecessori.

Da Calaiò ad Osimhen il passo è breve come dalla C alla Champions. La storia dei bomber di De Laurentiis è piena di successi e… plusvalenze.

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Published by
Emilio Rumieri