Cessione Sampdoria, nuovo scenario all’orizzonte: riecco Ferrero

cessione sampdoria

(Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Un nuovo scenario si apre nell’ambito della cessione della Sampdoria. Dopo il ritiro dalla trattativa di uno dei principali pretendenti, ossia Alessandro Barnaba e la sua Merlyn Partners, spunta una nuova ipotesi. Massimo Ferrero, non più presidente dal 2021 ma ancora proprietario, potrebbe tornare in gioco. Con un socio.

Sampdoria Merlyn Partners
(Photo by GIUSEPPE CACACE, Onefootball.com)

Cessione Sampdoria, situazione ingarbugliata

Nonostante l’arresto per bancarotta fraudolenta, avvenuto nel dicembre 2021, Massimo Ferrero è ancora il proprietario della Sampdoria. Dopo numerosi tentativi di cessione della società, tra cui anche un inserimento dello sceicco Al Thani, le quote restano ancora nelle mani dell’ex presidente. Sembrava fatta per il fondo d’investimento inglese Merlyn Partners, guidato dall’italiano Alessandro Barnaba, ma nella giornata di ieri è arrivata la notizia del ritiro dell’offerta – che in realtà non era per l’acquisizione ma di coprire i debiti della società e poi eventualmente rivendere le quote.

Dunque, si profila un nuovo scenario, secondo quanto riporta il Secolo XIX. Ferrero, anche se inviso alla tifoseria, potrebbe rientrare in gioco con l’aiuto di un socio. Il commercialista e componente del CdA Gianluca Vidal entrerebbe in trattativa con l’ex presidente per ottenere un bond da 35 milioni di euro, dando in pegno il 100% delle quote di Sampdoria SSH, cioè la società controllante del club.

Ferrero
(Photo by Getty Images)

I prossimi step

Ferrero nelle scorse settimane avrebbe provato a ottenere un prestito anche da Oaktree, in trattativa anche con la famiglia Zhang per sostenere i finanziamenti nell’Inter. Questo è dunque il piano del Viperetta, ossia ottenere il denaro necessario per un aumento di capitale- Se non dovesse concretizzarsi però, Merlyn Partners non è completamente fuori dai giochi perché il ritiro dell’offerta potrebbe essere semplicemente una strategia. Il fondo, con i 30-35 milioni di euro di cui si parla, lascerebbe a Ferrero ancora attorno al 30% delle quote della società e dunque non avrebbe margine per portare avanti l’abbattimento del capitale desiderato.