Champions League, i gol più belli del 2020: Messi in Barcellona-Napoli

MESSI

OneFootball - (Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Se si potesse riassumere il 2020 del Barcellona e di Lionel Messi in una sola parola sarebbe burofax, ovvero il documento con cui l’argentino chiese ufficialmente ai blaugrana di essere ceduto.

Era il 25 agosto: erano passati dieci giorni dall’umiliante sconfitta per 8-2 contro il Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions League, ne seguiranno altri dieci di pazzia assoluta con centinaia di giornalisti da tutto il mondo riversatisi nella capitale della Catalogna per riportare ogni singolo aggiornamento di quelle che venne definito “il trasferimento del secolo”.

La destinazione era nota, il Manchester City del suo mentore Pep Guardiola, ma quel trasferimento non si è mai concretizzato.

Di fronte all’impossibilità di liberarsi dalla clausola rescissoria da 750 milioni di euro, Messi decise di restare al Barcellona. Lo fece a malincuore, confessando la propria scelta in un’intervista a Ruben Uria di Goal, seduto nel salotto di casa sua in ciabatte e pantaloncini.

L’unica magra consolazione per i tifosi del Barcellona, nel caso in cui il passaggio al City si fosse concretizzato, è che l’ultimo gol indossando la maglia blaugrana sarebbe stato un capolavoro

IL GOL

Al Camp Nou il Barcellona affronta il Napoli nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, si riparte dal pareggio per 1-1 nella gara di andata al San Paolo. Il clima fra i blaugrana è teso per colpa del titolo perso in Liga a favore del Real Madrid. A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato lo stesso Messi quando, dopo la sconfitta casalinga interna con l’Osasuna, si presenta ai microfoni e scandisce in favore di telecamera: “Giocando così, perderemo anche contro il Napoli”.

L’inizio della partita è la perfetta traduzione delle preoccupazioni di Messi dato che il Napoli colpisce un palo con Dries Mertens. Sembra l’inizio di una serata difficile per il Barcellona poi però la squadra di Quique Setién sblocca il risultato con un colpo di testa di Lenglet e da quel momento in poi diventa padrona del campo.

Intorno al ventesimo del primo tempo Messi riceve palla largo sulla destra. Insigne si avvicina a Mario Rui per provare a chiuderlo in una gabbia: tutto inutile.

Messi fa un passo in verticale poi sterza verso l’interno portandosi la palla sul sinistro ed entrando in area di rigore. Insigne riesce a sporcargli il pallone ma Mario Rui non è abbastanza reattivo nel calciarlo via. Perde anche il contrasto con Messi.

Entrambi cadono a terra ma è l’argentino a trovarsi il pallone fra i piedi, riuscendo anche con due tocchettini ravvicinati a mandare fuori giri Koulibaly.

Dopo di che pesca dal suo repertorio una finta di corpo, un passo di danza con cui sposta il baricentro buttandosi verso destra. Manolas non ci capisce nulla, Ospina non sa cosa aspettarsi e infatti è in ritardo sulla conclusione liberata in caduta da Messi. La tocca ma non basta: palla in buca d’angolo.

Un gol bellissimo, una delle poche soddisfazione di un 2020 che si è chiuso con uno zero alla voce titoli di squadra e personali, ad esclusione del titolo di capocannoniere in Liga.

L’unica vera gioia è stata quella di aver pareggiato e superato il record di Pelé per numero di gol segnati con la stessa maglia (634).