Champions League, il Manchester City a 90′ dalla sua prima finale

Pep Guardiola, alla sua prima semifinale alla guida del Manchester City, questa sera potrebbe raggiungere la sua prima finale di Champions League come coach della compagine inglese. Un traguardo molto importante sia per il club, ad un passo dalla sua prima finale del massimo torneo continentale, sia per il tecnico catalano che avrebbe la grande possibilità di vincere in Europa anche lontano da Barcellona. 

I detrattori che imputano a Pep di aver vinto la coppa dalle grandi orecchie solo quando si è avvalso di giocatori del calibro di Messi, Xavi e Iniesta, nel caso riuscisse ad alzare il prestigioso trofeo, si dovranno mettere l’anima in pace.

Prima di regolare qualsiasi conto, però, c’è da superare l’ostacolo PSG che, nonostante la sconfitta nel match d’andata, vuole tentare l’impresa rimontando gli inglesi e conquistare la sua 2° finale di Champions consecutiva. La prima, giocata contro il Bayern Monaco, ha visto i francesi soccombere con il risultato di 1-0, goal decisivo di Kingsley Coman.

LA SEMIFINALE D’ANDATA

Nel match giocato al Parco dei Principi, il PSG era riuscito ad andare in vantaggio con un colpo di testa di Marquinhos al 16′ del primo tempo, ma il City, nella ripresa, è riuscito a ribaltare il risultato in poco tempo. Nel giro di 7′, tra il 65′ ed il 72′, i goal di De Bruyne e Mahrez hanno ribaltato il risultato regalando alla compagine inglese un vantaggio pesante nel match di questa sera.

Vantaggio che potrebbe essere sufficiente per far si che il City raggiunga l’atto conclusivo della manifestazione in quel di Istanbul e si aggiudichi il “derby” di due tra le proprietà più ricche del panorama calcistico mondiale.

DERBY TRA SUPER POTENZE ECONOMICHE

Infatti quello di questa sera non è solo il duello tra due squadre alla ricerca della loro prima Champions, ma è anche la sfida tra due super potenze economiche del calcio europeo che vede di fronte per la prima volta due emiri che hanno cambiato la storia recente dei due club.

Da una parte Tamin bin Hamad al Thani, Paris, dall’altra Mansur bin Zayd Al Nahyan, City. Una sfida nella sfida che si potrebbe definire tranquillamente “il derby dei ricchi”.