Champions League, Inter crollo al Bernabeu: 2-0 del Real e primato

Real Inter

(Photo by Gonzalo Arroyo Moreno, Onefootball.com)

L’Inter che perde 2-0 contro il Real Madrid al Bernabeu e rimane seconda nel girone. Blancos che vanno in vantaggio nel primo tempo con Kroos al 17′, nerazzurri in 10 nella ripresa per il rosso a Barella e Real che chiude al 79′ con Asensio. Spagnoli qualificati come primi del gruppo.

REAL MADRID-INTER 2-0: i nerazzurri approcciano abbastanza bene il primo tempo al Bernabeu, cercando di proporre un gioco offensivo. Al 7′ Brozovic ci prova con sinistro al volo che termina alto. Il Real Madrid è sornione e cerca di colpire l’Inter soprattutto a sinistra con la velocità di Vinicius Jr. Al 17′ i Blancos vanno avanti: sinistro da fuori area di Kroos preciso e potente che batte Handanovic e vale l’1-0.

Nerazzurri che soffrono un po’ dietro e rischiano qualche in qualche ripartenza, ma che non mollano nella fase d’attacco. Al 22′ sinistro al volo in area d Lautaro alto sopra la traversa. Al 31′ corner dalla sinistra battuto da Calhanoglu e girata di testa di Perisic che sbatte sul palo.Al 45′ legno anche per il Real con Rodrygo, che dal limite dell’area con il destro sfiora il 2-0.

Al 48′ grossa occasione per l’Inter. Filtrante di Calhanoglu che manda in porta Barella, il centrocampista italiano però spara alto col destro di fronte a Courtois e si divora il pari. Dopo una fase di partita piuttosto noiosa, al 63′ ancora Barella è protagonista in negativo. Ingenuo fallo di reazione del centrocampsita su Militao e rosso diretto per il giocatore, che lascia l’Inter in 10.

A gara compromessa Inzaghi toglie i titolarissimi Brozovic, Calhanoglu Dzeko e Lautaro per fare entrare Vecino, Vidal, Gagliardini e Sanchez. Il Real gestisce, l’Inter come spirito ha il merito di restare comunque in partita ma ovviament con poca efficacia vista l’inferiorità numerica. Al 79′ arriva il raddoppio del Real che chiude la partita. Asensio riceve sul vertice del limite dell’area, mancino stupendo dello spagnolo che prima bacia l’incroco e poi va oltre Handanovic.